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lunedì 28 settembre 2015

L’Ordine della Motosega d’Oro


SHARKNADO 3 – Oh Hell No!
di Anthony Ferrante
(2014)
 
E qui, ahimè, si comincia a perdere un po’ di smalto…
Gli squali tornano, arrabbiatissimi; il Tornado si fa più grande e pericoloso; Fin/Ian Ziering è sempre più in gamba, e conosciamo pure altri membri della sua superfamiglia (che tra gli altri annovera Bo Derek nei panni della madre di April/Tara Reid), torna Nova (dal primo film), mezza isterica e mezza nuda; ci sono i cameo di Lou Ferrigno e Lorenzo Lamas (che, devo dire, con l’età è migliorato); la moglie è incinta e incappiamo in numerose chicche (ad esempio George R. R. Martin divorato al cinema, con dovizia e simpatia), però…
Però questa volta ci vengono propinate un sacco di spiegazioni prolisse che inficiano parzialmente il delirante ritmo della pellicola… Per tacere del finale patetico con il padre di Fin (David Hasselhoff, niente meno, che dopo la deliziosa performance in “Pirana 3DD”, in cui interpreta se stesso, non poteva non fare un salto anche in Sharknado!) che ci ricorda un po’ “Armageddon” e un po’ un carico di zucchero raffinato…
Una volta rimasto nello spazio ci aspettavamo almeno che il papà venisse sbranato, ma niente: il nostro ex bagnino si limita a contemplare rapito il panorama!
Eh, sì, a proposito: nel terzo capitolo gli squali finiscono nello spazio (come capiterà a Machete)!
Per il resto, abbiamo una pre-sigla alla James Bond e viene finalmente insinuato il dubbio che Fin porti sfiga – visto che gli squali lo seguono anche a Washington D.C. (dove il nostro eroe viene premiato, diventa il primo membro dell’Ordine della Motosega d’Oro – gliene viene conferita una a non so quanti carati, funzionante – e salva il Presidente USA) e dopo lo precedono sulla Costa Est... Ci sono anche un po’ di scene gustose: tipo lo squalo infilzato dalla bandiera americana.
Amena, nel prosieguo, la fine di ... (non dico chi), davvero ai confini della demenza, laddove, in the space, c’è invece la motosega laser, tipo lightsaber di Star Wars…
Ma i fasti dei primi due episodi sono lontani…
In realtà pure il finale-finale non è malaccio (benché resti aperto e non ci riveli l’effettiva conclusione): questa volta, dallo squalone finale, Fin non trae una ragazza, né l’anello di fidanzamento per sua moglie, ma… April/Tara Reid esce da sé (ricordate che le avevano mozzato la mano? Indovinate con che cosa l’ha sostituita!) e già che c’è, ha pure partorito (sì: in volo, nella pancia di un carcarodonte che stava arrostendo, e… con i pantaloni!). Consegna dunque il pupo al padre, abbraccia la figlia e…
AIUTOOOOO!!!
Per il seguito dovremo aspettare Sharknado 4…

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