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martedì 20 ottobre 2015

Gli esemplari di mediocrità


L’ACQUARIO DI GENOVA, IL LATO OSCURO
Lo so, ieri ho postato una “recensione” entusiastica, quindi che è sto titolo?
Solo una sfumatura.
Non ritratto nulla di quanto affermato, però ho deciso di mettere in luce anche gli aspetti negativi, che, nella maggior parte dei casi, non concernono l’acquario in sé per sé, quanto piuttosto l’umanità.

Ebbene, intanto odio i bambini.
Non tutti.
Due.
Francesco e Giorgia – nomi di fantasia.
La maggior parte, devo ammettere, era straordinariamente educata e silenziosa, ed era incantevole vedere quei piccoli così attenti, gioiosi ed affascinati dalle creature marine…

Però ce n’erano alcuni (due, appunto) che non potevano essere più maleducati. Non solo perché urlavano di continuo, ma anche perché si spintonavano, finivano addosso agli altri (in particolare, a me), disturbavano, battevano roba (non pesante, okay: brochure arrotolate e simili) contro le vasche, e non dimostravano il benché minimo rispetto per niente, specie per gli animali. Ma come si fa ad allevare mostri simili? Probabilmente erano orfani, visto che gli adulti che li accompagnavano (a parte uno strillo ogni tanto), tendevano ad abbandonarli a loro stessi, ignorando il loro comportamento da selvaggi.
Per il resto, il peggio era invece la massa di persone che se ne infischiava allegramente di qualunque divieto: nessuno che togliesse il flash dalla macchina fotografica, nonostante i ripetuti richiami, gente che sgomitava, che batteva sui vetri… per tacere dei commenti cretini (e tutti uguali) che sono stata costretta ad ascoltare (più dei bambini molesti, odio l’uomo medio). In presenza dei pesci pagliaccio, ad esempio, ho sentito tipo quattro tizi diversi (nel giro di due minuti) ribadire con insistenza: “Neeemooo!, Neeemooo!, Ciao Nemo!, Guaaardaaa, c'è Nemo!”. Gesù.

E, cosa peggiore, avevo alle costole la Psicopolizia (il MPM), che guai a sbeffeggiare/deridere/umiliare meritatamente qualche esemplare di mediocrità!
Questo mi ha resa un po’ nervosilla, ed infatti ad un certo punto… ops, ho maledetto un bambino. Proprio così, gli ho sibilato contro: “Maledetto!”.
Sorry.
Certo, il cucciolo mi è salito con il suo dolce peso (e soprattutto le sue scarpine acuminate) sulle dita nude del piede (scarpe aperte, sigh!), però, devo riconoscere che è stato tenero, mi ha guardato con gli occhioni imploranti e si si è scusato. E io l’ho adorato, non tanto per le scuse (anche se, dopo Francesco e Giorgia, hanno costituito una novità quasi commovente), quanto piuttosto perché mi ha dato del tu.
Poi, in “Un battito d’ali” ho apostrofato un altro bambino (davanti ai genitori) con un bel “deficiente”! Mi dispiace, più che altro perché avrei dovuto insultare direttamente i suoi, che invece – anche se poi l’hanno blandamente redarguito – lì per lì sono rimasti impassibili, quasi che l'infante fosse stato di qualcun altro. Il fatto è che il marmocchio toccava le ali alle farfalle, e si sa che dopo le poverette rischiano di non poter più volare. Ai suoi piedi, tanto per gradire, ne aveva una morta (c’è chi si è affrettato a fotografare pure quella, bah...). Non credo l’avesse uccisa lui, non ne avrebbe avuto il tempo, però, insomma… pareva calpestata.
Mon amour si è indignato, ha minacciato di disconoscermi.
Io, con la maturità e con l'aplomb che mi contraddistinguono, gli ho fatto bleah!
Altra nota caratteristica: la Biosfera.
Sul sito dell’Acquario c’è scritto: tempo di percorrenza 45 minuti.
Noi ci abbiamo impiegato circa 120 secondi.
Abbiamo chiesto se potevamo rifare il giro, ci è stato risposto di sì.
Così siamo arrivati a quattro minuti.
Wow.
Il prezzo dell’ingresso è 5,00 Euro a testa.
Camminare più piano? Soffermarsi di più? Non puoi perché hai gente dietro e questa, giustamente, vuole andare avanti.
Fare un terzo giro?
Abbiamo preferito evitare: la fanciulla davanti a noi è stata imbrattata di sterco di uccello. Meglio non sfidare di nuovo la sorte...

Anche se, devo ammetterlo, è stato comunque interessante.
Anzi, al MPM la Biosfera è quel che è piaciuto di più (io ho preferito “Un battito d’ali”, che ti permette di stabilire i tuoi tempi e tra l’altro ha un prezzo proporzionato).
In conclusione?
L'acquario di Genova è bellissimo.
L'umanità, no.

2 commenti:

  1. Hahahahah
    Se ci fossi stato anch'io, avresti sentito 5 tizi diversi esclamare:"Uh, guarda, Nemo!".
    Ora odiami e detestami! XD

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