LA
REGINA NEL BOSCO
di Neil Gaiman
Illustrata
da Chris Riddell in bianco, nero e oro, si presenta come una fiaba
classica, per poi stravolgerne i canoni. E rimescolarli pure un po',
già che ci siamo.
In
parte, d'accordo, in modi già sentiti, ma non senza qualche
inaspettata sorpresa e qualche bel ribaltamento che, personalmente,
sono felice di non aver saputo prevedere...
Ribaltamento,
si badi, non solo rispetto al classico ruolo di principesse e regine
(che ormai, è evidente, dei maschi non sanno più che farsene), ma
anche in ordine alla “coscienza civica”, al Bene e al Male e al
concetto stesso di lieto fine...
In
più, ci sono i tocchi alla Gaiman: ad esempio, è un piacere
scoprire chi è la Regina... Anche perché la conosciamo!
Oh,
sì.
Anche
tu, lettore occasionale, che ti sei avventurato qui per caso e pensi
di no, perché magari Gaiman non l'hai mai letto o non ami le
fiabe...
Ed
è un bel colpo di scena, davvero, ma non sleale. Non uno di quelli
campati in aria o tirati per i capelli, perché gli indizi c'erano, e
noi avremmo dovuto arrivarci...
In
ultimo, io ho adorato il finale, ma anche ciò che avviene subito
prima, al di là del bacio lesbico, che ormai sta diventando quasi
d'obbligo...
Oltre
a ciò, a rendere questa un'opera preziosa, a prescindere dall'età,
ci sono l'atmosfera, evocativa e divinamente “fiabesca”, dal
sapore antico, le parole scelte con cura e “polvere di fata”
sparsa un po' ovunque.
Ma anche delicata ironia e strizzate d'occhio.
Ma anche delicata ironia e strizzate d'occhio.
E,
in fondo, addirittura una nuova incidentale variazione sul tema
zombesco (assai godibile).
Non
un capolavoro immancabile, magari, ma sicuramente una bella storia.
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