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lunedì 19 ottobre 2015

Un’esperienza meravigliosa


L’ACQUARIO DI GENOVA

Ci sono andata a fine settembre, con il Mio Perfido Marito.
Ci ero già stata nel 1992, in occasione delle Colombiadi, ma avevo pressoché resettato tutto, ed erano anni che volevo tornarci, tanto più mentre leggevo la bellissima “Grande enciclopedia illustrata dei pesci” di Paolo Manzoni...
Ebbene, è stato stupendo!

Intanto per la varietà dei pesci e delle creature marine (ci vogliono più o meno due ore e mezza per visitarlo tutto e a volte è persino possibile confrontare le versioni “adulte” con quelle “cucciole” degli animali, o addirittura tre fasi di crescita, oltre che più specie simili)!

Mon amour ha prediletto i pinguini, che effettivamente erano frenetici: non facevano che tuffarsi e nuotare, mentre quando uscivano dall’acqua si immobilizzavano in posizioni buffissime… Io, invece, sono rimasta incantata dai pesci sega, perché sono maestosi e strani, specialmente osservati da sotto (una ragazza si è spaventata, quando ne è sopraggiunto uno alle sue spalle).

Pure le murene sono fantastiche, ci sono sia enormi (verso l’entrata) sia piccole (più avanti), e non facevano che chiudere e aprire la bocca, come se non trovassero le parole. I piranha, invece, inducevano alla tenerezza: quando siamo arrivati sono state buttate delle cozze sgusciate nella loro vasca, ma i poveretti non sembravano troppo svegli (o troppo affamati) e se alcuni riuscivano a prenderle “al volo”, altri apparivano alquanto impeditelli…
Bellissime e dolci le foche e le razze. Queste ultime (chi l’avrebbe mai detto?) erano anche straordinariamente coccolose e venivano a farsi accarezzare (l’unico caso in cui era permesso toccare le bestiole).

Lì per lì ho resistito, temevo non gradissero davvero, ma poi mi sono accorta che era proprio il contrario! So che può sembrare assurdo, ma mi hanno persino ricordato Paco, il nostro coniglietto… In realtà c’erano un sacco di pescetti che me lo ricordavano: le bavose, per come stavano sull’attenti, ad esempio…

Molto belli pure gli squali, i delfini (anche se ho l’impressione che uno si sia divertito a prenderci per l’omega), i pesci tropicali (tra i quali si aggiravano una tartarugona gigante e degli incredibili pesci scorpione) e così i pochi rettili che abbiamo scorto (bisogna fare attenzione, perché hanno l’abitudine di nascondersi), in particolare le ranocchie e i gechi.

Alcuni ambienti sono così pullulanti di vita che non si può che rimanere a fissarli incantati, perché succedono continuamente cose diverse!

Deliziosi i cavallucci marini, in particolare i primi, quelli panciuti; le meduse, quasi ipnotiche e dai riverberi fluorescenti; il polpo, piccolo, arrabbiato (così sembrava) e scontrosamente infrattato.
Vale la pena, poi, di entrare nello spazio chiamato “Battito d’ali”, in cui si possono trovare un sacco di uccellini variopinti e canterecci in libertà, nonché enormi farfalle che, se opportunamente infastidite (io ho evitato), ti salgono in mano. Lo spazio non è amplissimo, ma risulta estremamente denso, ed è consigliabile soffermarcisi perché ogni istante può riservare una sorpresa.

Da segnalare, inoltre, nella Biosfera (in cui, di nuovo, gli animali circolano liberi), i graziosi ibis e gli insetti stecco.

Insomma, è stata un’esperienza meravigliosa, tanto che, appena conclusa, nonostante avvertissi la stanchezza, avevo già voglia di ricominciare!

2 commenti:

  1. Vero!
    Erano passati anni dall'ultima volta che avevo visitato l'acquario di Genova, e cosi qualche mese fa ho deciso d immergermi in questo fantastico mondo!
    È stata davvero una bella esperienza. La vasca dei delfini poi era spettacolare! sono rimasto una mezz'ora buona seduto sulle panchine a guardare quel megaschermo di vetro che mostrava le acrobazie di questi simpatici cetacei.
    Però provavo anche molta tristezza per loro. Sapere che avrebbero potuto essere felici e nuotare liberamente nell'oceano, mentre invece si trovavano in quella tinozza...
    È un dilemma che mi pongo da tempo: non sarebbe meglio boicottare acquari, zoo e circhi, evitando cosi di incrementare lo sfruttamento e la detenzione di questi poveri animali, rinchiusi con il solo scopo di farci divertire un po'?

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    1. Non lo so. Per i circhi e gli zoo sono certamente d'accordo, ma l'esperienza che ho avuto con i bioparchi e l'acquario è stata diversa. Gli animali mi sembrano stare bene e sono piuttosto vivaci: ad esempio, a Zoom (Torino), dove sono liberi, i lemuri ti vengono nei piedi, e all'acquario di Genova gli stessi delfini di cui parli sono piuttosto svegli e giocherelloni... Non conosco abbastanza l'ambiente per dare un giudizio definitivo, ma allo stesso acquario promuovono lo studio e l'amore per gli animali (si vedano ad esempio gli slogan sugli squali: "non sono mostri, ma..."), e mi sembra che li amino e rispettino (idem a Zoom), perciò le varie situazioni non sono comunque sullo stesso piano...

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