Se ti è piaciuto il mio blog


web

mercoledì 5 ottobre 2016

Commedia e action come ai bei tempi

WASABI
di Gérard Krawczyk
(2001)


Simpatico action-movie scritto, sceneggiato e prodotto da Luc Besson, ambientato tra Francia e Giappone, che coniuga adrenalina, battute ironiche e tensione a drammi familiari, amori perduti e conflitti generazionali, il tutto con leggerezza spigliata e allegria.
Non una pellicola imperdibile, dunque, ma senza dubbio un ottimo intrattenimento, divertente, emozionante, dal ritmo ineccepibile e un Jean Reno sanguigno quanto tenerello. Oltre ad una colonna sonora niente male.
In realtà il dato più interessante, che un po’ ci riporta ai meravigliosi film d’azione anni 80, è proprio il connubio tra commedia e action, reso ulteriormente frizzantino dalla presenza inaspettata di Yumi, la neo-scoperta figlia adolescente, nipponica e peperina, che ben si accosta al carattere ombroso del padre, ossia il protagonista, il poliziotto francese Hubert Fiorentini (alias J. R., appunto), che non ama le mezze misure e ha una mira infallibile.
“Wasabi” non concede un attimo di tregua e quando non ti fa stare con il fiato sospeso, ti fa morire dal ridere, salvo in quei due momentini legati al sentimento e alla commozione.
Perché Wasabi?
Perché in una scena Hubert mangia questa salsa piccantissima senza scomporsi minimamente.
Perché la vicenda in cui Hubert viene coinvolto in Giappone, dal suo amore perduto – la donna da cui ha avuto una figlia e non glielo ha mai detto fino ad oggi, dopo che è morta e ha bisogno che lui protegga Yumi – è pericolosa, e dura da mandare giù e digerire, e quindi è piccante, ma anche buonissima perché, ehi, il suo amore perduto non era tale: è sparita per proteggerlo e non lo ha mai dimenticato.

Perché lo stesso Hubert, se vogliamo, è un piatto di Wasabi, e ancora di più lo è Yumi e, in fin dei conti, pure il loro appena instaurato rapporto.

Nessun commento:

Posta un commento