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venerdì 21 ottobre 2016

Un piacere ameno

LA BUSTINA DI MINERVA
di Umberto Eco


Trattasi di una selezione di stra-godibili articoli, estrosi ed intellettuali, pubblicati da Umberto Eco su “L’Espresso”, e, come tali, brevi ed incisivi, divisi per argomento (anche se io preferisco procedere a caso, piluccando nelle varie sezioni), relativi a società, costume, libri e programmi Tv… Seri, faceti o addirittura giocosi. Di tutto un po’, insomma!
Il titolo, che poi era anche quello della rubrica di Eco, si riferisce ai fiammiferi Minerva, sulle cui bustine era presente un piccolo spazio per annotare appunti.
Ebbene, lo devo dire, li ho persino preferiti al “Diario Minimo”!
Sono arguti, ironici, talvolta piacevolmente polemici, ma soprattutto saggi e illuminanti, anche quando assumono pose goliardiche o riflettono una realtà che non è più la nostra, specie per quanto riguarda politica e tecnologia (i brani risalgono per lo più agli anni novanta)…
Con tutto che persino in questi casi una nota attuale c’è sempre, dovuta alla ponderata (ma talvolta volutamente provocatoria) perspicacia di fondo.
La circostanza che viaggino sulle due pagine li rende più mordaci, ma mai carenti. Ogni pensiero è ben argomentato e illustrato analiticamente in ogni passaggio.
I miei preferiti, ovviamente, sono quelli legati alla cultura, all’editoria, o quelli in cui, semplicemente, Eco si diverte prendendosi e prendendoci in giro… Ma non posso negare che, nonostante la mia natura refrattaria alla realtà, mi abbiano incuriosita e stimolata pure gli altri, un po’ perché oggettivamente interessanti, un po’ in quanto memoria di un passato recente, che ora suona nostalgico… Invero non sempre sono stata in grado di coglierne le allusioni o il punto di partenza (all’epoca ero giovine), ma come al solito questo è stato un buon motivo per effettuare piccole ricerche ed approfondire.
Spassosissimi, poi, sono gli articoli “di replica”, in cui si risponde ad una polemica: Eco riesce sempre ad avere una prospettiva intelligente e sovente controcorrente (con qualche punta di sottile cattiveria, che comunque viene permeata dal buon gusto e dall’educazione), tanto più che, lo riconosce lui stesso, è più sensato esprimersi quando si è in disaccordo con il prossimo che quando la propria opinione coincide con tutte le altre.
Un piacere ameno, non troppo impegnativo, ma assolutamente foriero di arricchimento intellettuale ed emotivo.

P.S.

Persino i titoli sono gustosi, tanto delle Bustine quanto dei capitoli!

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