LA
FORZA DELLA RAGIONE
di Oriana Fallaci
Secondo
volume della “Trilogia di Oriana Fallaci”, nato come Post
Scriptum de “La Rabbia e l’Orgoglio”, ma di fatto dotato di una
sua impronta e indipendenza, è potente, fluido e incisivo, ma, a mio
avviso, inferiore al capostipite.
Intanto
perché, per quanto questa volta, nelle intenzioni, si faccia leva,
non su rabbia e orgoglio, ma, appunto, sulla forza della ragione,
l’opera risulta più esasperata, più amara (sebbene per motivi
assolutamente umani e comprensibili); in secondo luogo a causa del
lungo – e pur interessante – riepilogo storico, preciso, accurato
ma, a mio giudizio, parziale; in ultimo perché, semplicemente, a
livello letterario risulta meno efficace, e ciò proprio per via
delle digressioni, che, invece, nel primo tomo della trilogia mi
apparivano necessarie e più armoniose.
Personalmente
non riesco ad essere d’accordo su tutto: condivido tanti concetti,
tanti ragionamenti, tante conclusioni, ma altrettanti mi suonano
eccessivi, mentre su altri ancora sospendo il giudizio non ritenendo
di avere sufficienti elementi per esprimermi.
Ad
ogni modo non posso che provare ammirazione per il rigore morale di
una donna che sostiene ogni sua opinione con i fatti di tutta la
vita, una donna che comunque ha (non mi sento di usare il passato)
una visione delle cose più ampia e ragionata della mia, coraggio,
intelligenza e passione, e che, per giunta, è dotata di una veemenza
tale da farmi sovvenire, mentre ripenso alla sua scrittura
coinvolgente e incendiaria, l’ardore del fuoco e l’impeto delle
fiamme.
Insomma,
reputo che a prescindere dalle soggettive convinzioni la sua sia una
voce che è giusto (oltre che bello e stimolante) ascoltare, come,
del resto, se davvero siamo in una democrazia, è doveroso ascoltare
tutte le altre…
Se
invece, come temo, il se è in discussione – per cui non siamo in
una democrazia, ma in una dittatura mascherata o peggio in
un’oclocrazia – beh allora leggere la Fallaci assurge addirittura
ad imperativo categorico.
Perché,
per quel che ho constatato, lei è lei, senza filtri, piaggerie o
censure, e soprattutto è profondamente morale e sincera.
Insomma,
che sia d’accordo su tutto o no (o che non la sia ancora o no,
perché a volte è solo questione di metabolizzare), grazie O. F. e I
love you.
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