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lunedì 10 ottobre 2016

Descrivere il male

COSE PREZIOSE
di Stephen King


E' il nome di un negozio appena aperto a Castle Rock, cittadina immaginaria del Maine in cui King ha già ambientato molte delle sue opere... Il proprietario si chiama Lelan Gaunt, ha il dito indice e il medio della stessa lunghezza, e presso il suo ameno esercizio commerciale è facile che troviate qualcosa che vorreste davvero comprare, ma che non potete permettervi. Nessun problema: Leland è un simpaticone e accetterà anche forme di pagamento particolari, come un bello scherzetto da fare ai vostri vicini...
Lo spunto è davvero sfizioso e va in crescendo sino ad almeno metà libro: la tensione sale, il contesto si fa sempre più insidioso, la curiosità divora il lettore... Solo che ad un certo punto la narrazione si arresta, si fa ripetitiva, e la fine delude un po'. Non è brutta o incoerente, solo appare frettolosa e non all'altezza delle prime strabilianti 400 pagine circa.
Nel complesso, però, trattasi di un buon romanzo, magnificamente corale: come sempre ben scritto, con buoni personaggi e un notevole approfondimento psicologico, che rende bene sia i singoli caratteri sia la mentalità di paese.
Ha inoltre il pregio di descrivere il male – sia con la maiuscola che con la minuscola – in modo straordinariamente efficace e soggettivo, partendo dalla piccola radice che alligna in (quasi?) ognuno di noi, fino a che non è più sotto il nostro controllo, cristallizzandone tanto la meschina banalità quanto il suo lato più terrificante.

P.S.
Per i kinghiani questo è un volume pieno di curiosità: ritroviamo lo sceriffo Alan Pangborn da “La Metà Oscura” e Ace Merrill da “Il Corpo” (“Stagioni Diverse”), più qualche amena citazioncina per nerd...

P.P.S.
Date un'occhiata anche ad “Incubi & Deliri”...

P.P.P.S.
Domani esce “Fine turno”!

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