COSE
PREZIOSE
di Stephen King
E'
il nome di un negozio appena aperto a Castle Rock, cittadina
immaginaria del Maine in cui King ha già ambientato molte delle sue
opere... Il proprietario si chiama Lelan Gaunt, ha il dito indice e
il medio della stessa lunghezza, e presso il suo ameno esercizio
commerciale è facile che troviate qualcosa che vorreste davvero
comprare, ma che non potete permettervi. Nessun problema: Leland è
un simpaticone e accetterà anche forme di pagamento particolari,
come un bello scherzetto da fare ai vostri vicini...
Lo
spunto è davvero sfizioso e va in crescendo sino ad almeno metà
libro: la tensione sale, il contesto si fa sempre più insidioso, la
curiosità divora il lettore... Solo che ad un certo punto la
narrazione si arresta, si fa ripetitiva, e la fine delude un po'. Non
è brutta o incoerente, solo appare frettolosa e non all'altezza
delle prime strabilianti 400 pagine circa.
Nel
complesso, però, trattasi di un buon romanzo, magnificamente corale:
come sempre ben scritto, con buoni personaggi e un notevole
approfondimento psicologico, che rende bene sia i singoli caratteri
sia la mentalità di paese.
Ha
inoltre il pregio di descrivere il male – sia con la maiuscola che
con la minuscola – in modo straordinariamente efficace e
soggettivo, partendo dalla piccola radice che alligna in (quasi?)
ognuno di noi, fino a che non è più sotto il nostro controllo,
cristallizzandone tanto la meschina banalità quanto il suo lato più
terrificante.
P.S.
Per
i kinghiani questo è un volume pieno di curiosità: ritroviamo lo
sceriffo Alan Pangborn da “La Metà Oscura” e Ace Merrill da “Il
Corpo” (“Stagioni Diverse”), più qualche amena citazioncina
per nerd...
P.P.S.
Date
un'occhiata anche ad “Incubi & Deliri”...
P.P.P.S.
Domani
esce “Fine turno”!
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