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martedì 18 ottobre 2016

Favoleggiante

PICCOLA ENCICLOPEDIA DEI MOSTRI E DELLE CREATURE FANTASTICHE
di Orazio Labbate


Io con questi librini ci vado a nozze e proprio non posso farmeli sfuggire!
Lo so, da un punto di vista squisitamente teratologico, il volume può sembrare assai carente: intanto ci sono solo cinquanta voci, e poi, le voci stesse sono stringate al massimo, parche di informazioni…
Eppure, anche conscia di tutto ciò, non potevo perdermelo, per varie ottime ragioni:
in primis perché il testo, anche negli ambiti sopra descritti, presenta amene singolarità, ad esempio voci che, per quel che mi consta, altre opere del genere (una su tutti: il sontuoso Dizionario illustrato dei Mostri di Massimo Izzi) di norma non contemplano. Ad esempio “l’animale sognato da Franz Kafka”. Wow!
Secondo stupendo motivo di interesse sono le illustrazioni, a cura di Marco Ugoni. Eccelse e una per voce! Anche qui c’è qualche errorino (ad esempio, si vedano le Sirene… considerato che il testo si riferisce alla mitologia greca e latina avrebbero dovuto essere rappresentate in forma d’uccelli, non mezze pesce, come da iconografia medievale), ma si può soprassedere… tanto più che sti disegni coniugano semplicità e una sorta di gusto antico, cui per giunta è sottesa… oh, non so… come una vena di deliziosa crudeltà (non in tutte le tavole, ma in una buona parte), che li rende irresistibili.
Terzo: l’impostazione grafica. Chiara, precisa, fascinosa, alterna inchiostro rosso a inchiostro nero, e fa pensare ad un arcano grimorio. Davvero pregevole, e così impaginazione e copertina, per tacere delle piccole riproduzioni schierate in fondo.
Quarta, ma non ultima, ragione: lo stile dell’autore. Non asettico, impersonale e didascalico, ma piuttosto favoleggiante. Sintetico, ma non privo di corpose rotondità se non, addirittura, di guizzi e afflati poetici.
Insomma, non importa se avete già tutto: dal “Manuale di zoologia fantastica” di Borges allo “Pseudomonarchia daemonum” di Johann Wier.
Questo volumetto è comunque stuzzicante e indispensabile.

E bello, anche solo da soppesare.

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