THE
BOY
di William Brent Bell
(2016)
Davvero
carino, quest’horror: mi è bastato il trailer per volerlo
assolutamente vedere.
La
prima parte, in particolare, è eccezionale: perché è sottile,
perversa, insinuante. Non ha bisogno di grandi effetti, è piuttosto
una paura che striscia, quella che suscita, un terrore concettuale,
sinistro, che si basa sulla trama e lascia intravedere più di quanto
mostra, senza essere sleale, incuriosendo, e consentendoci di intuire
– sempre e comunque – che il peggio deve ancora venire.
L’incipit,
geniale, è questo: la bella Greta (Lauren Cohan, alias Maggie di
“The Walking Dead” dopo una bella ripulita) viene ingaggiata da
due ricchi coniugi per fare da baby-sitter a loro figlio Brahms. Che
è un pupazzo. Un pupazzo, sì. La riproduzione di un bambino a
grandezza naturale, già inquietante di suo. E naturalmente siamo in
una grande, grande villa in una campagna isolata e assai poco
frequentata…
I
genitori partono per una vacanza, Greta rimane da sola e proprio
mentre pensa di aver plagiato i due vecchietti accettando una lavoro
strapagato per non fare nulla, scopre che… ci sono delle regole da
seguire, altrimenti...
Questa
è la parte migliore. Straniante ed efficace, anche laddove, di
fatto, non succede niente. Pura atmosfera.
All’incirca
dopo il primo tempo il film diviene più convenzionale, più
prevedibile. Ma c’è ancora una sorpresa (grossa).
Non
è particolarmente originale, ma, in tutta onestà, io non ci ero
arrivata. Ex post sa tremendamente di già sentito, ma non importa,
nell’economia della pellicola funziona e fa scattare qualcos’altro
a livello emotivo, creando un bel ribaltamento.
Sì,
forse avrei preferito un epilogo differente, ma tutte le ipotesi che
sovvenivano a me e a MPM erano meno ingegnose.
A
parte ciò, il film è ben realizzato sia a livello registico che
attoriale. Laura Cohan se la cava piuttosto bene: sa essere scettica,
ma anche mentalmente aperta, intelligente e dolce. La trama funziona,
trasmette la giusta dose di ansia e spaventi. Lo splatter è quasi
assente, ma non se ne accusa la mancanza.
Uno
degli horror migliori visti di recente… Anche se, per quel che mi
concerne, la palma va a “The Witch”, che recensirò presto.
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