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venerdì 7 ottobre 2016

Frank Castle forever!!!

THE PUNISHER
di Garth Ennis


Già di per sé Frank Castle come personaggio mi aggrada parecchio.
Non vola, non è ricco, non ha superpoteri, ma non ha nemmeno il vincolo del politically correct.
Non ha nessun vincolo, in effetti, e se lo avesse, suppongo che lo ignorerebbe, felice di farlo.
Tutto ciò che vuole è vendicarsi.
E quindi uccide, ammazza, tortura.
Solo i cattivi, chiaro, però senza scrupoli o inutili ciance.
Lo adoro.
E adoro il Frank Castle di Garth Ennis ancora di più.
Perché oltre ad essere efficiente e spietato è ironico e fa impazzire dal ridere.
Nei primi numeri, soprattutto, i più scanzonati e sopra le righe (alludo all’edizione Panini Comics).
Nel primo numero c’è una scena in cui usa quello scemolino di Spiderman come scudo, mentre lo spararagnatele, semi incosciente, continua a blaterare le sue stupide battutine da adolescente nerd disturbato…
L’ho già detto che adoro Frank Castle?
Lo ripeto.
Perché tu ti aspetti che faccia una cosa, quella giusta, quella che qualunque supereroe Marvel farebbe al suo posto. Quella che deve fare. E lui ne fa un’altra. E ti spiazza. E ti inorgoglisce.
Perché in più si diverte e più ti fa divertire.
E siccome è di Ennis, e pure Ennis rifugge il politically correct e probabilmente odia i supereroi, ancora di più: fioccano le battute al vetriolo, e fioccano sangue e budelline marce. Oh, sì. Schizzano ovunque, splatter a volontà.
E capitano molte cose strane e allucinanti, che ti fanno piegare, che sono grottesche al cubo e non ti aspetteresti.
Tipo che il tuo terribile nemico, un colossale assassino psicopatico, sia stato montato sul corpo di una popputissima matrona grassa. E allora lui si lamenta per via delle poppe… Perché le vuole più grandi!!!
Spassoso, a dir poco.
Anche se poi, nel prosieguo (numeri dopo), i toni si fanno più seri e meno giocosi.
Peccato.
Ma ci si diverte comunque.

Frank Castle forever!!!

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