THE
PUNISHER
di Garth Ennis
Già
di per sé Frank Castle come personaggio mi aggrada parecchio.
Non
vola, non è ricco, non ha superpoteri, ma non ha nemmeno il vincolo
del politically correct.
Non
ha nessun vincolo, in effetti, e se lo avesse, suppongo che lo
ignorerebbe, felice di farlo.
Tutto
ciò che vuole è vendicarsi.
E
quindi uccide, ammazza, tortura.
Solo
i cattivi, chiaro, però senza scrupoli o inutili ciance.
Lo
adoro.
E
adoro il Frank Castle di Garth Ennis ancora di più.
Perché
oltre ad essere efficiente e spietato è ironico e fa impazzire dal
ridere.
Nei
primi numeri, soprattutto, i più scanzonati e sopra le righe (alludo
all’edizione Panini Comics).
Nel
primo numero c’è una scena in cui usa quello scemolino di
Spiderman come scudo, mentre lo spararagnatele, semi incosciente,
continua a blaterare le sue stupide battutine da adolescente nerd
disturbato…
L’ho
già detto che adoro Frank Castle?
Lo
ripeto.
Perché
tu ti aspetti che faccia una cosa, quella giusta, quella che
qualunque supereroe Marvel farebbe al suo posto. Quella che deve
fare. E lui ne fa un’altra. E ti spiazza. E ti inorgoglisce.
Perché
in più si diverte e più ti fa divertire.
E
siccome è di Ennis, e pure Ennis rifugge il politically correct e
probabilmente odia i supereroi, ancora di più: fioccano le battute
al vetriolo, e fioccano sangue e budelline marce. Oh, sì. Schizzano
ovunque, splatter a volontà.
E
capitano molte cose strane e allucinanti, che ti fanno piegare, che
sono grottesche al cubo e non ti aspetteresti.
Tipo
che il tuo terribile nemico, un colossale assassino psicopatico, sia
stato montato sul corpo di una popputissima matrona grassa. E allora
lui si lamenta per via delle poppe… Perché le vuole più grandi!!!
Spassoso,
a dir poco.
Anche
se poi, nel prosieguo (numeri dopo), i toni si fanno più seri e meno
giocosi.
Peccato.
Ma
ci si diverte comunque.
Frank
Castle forever!!!
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