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venerdì 19 maggio 2017

Geografia alternativa a confronto

ATLANTE DEI LUOGHI INSOLITI E CURIOSI
di Travis Elborough e Alan Horsfield


Lo so, avevo promesso che la prossima tappa nel mondo della “geografia alternativa” sarebbe stato l'“Atlante delle Isole Remote” della Bompiani... Il fatto è che, per il mio quarto volume sull'argomento, mi è venuta voglia di sbirciare i prodotti della concorrenza.
Ebbene, la soluzione editoriale della Rizzoli presenta punti in comune e differenze.
Intanto, un titolo più generico, che permette di spaziare maggiormente e con più varietà (ed infatti quest'opera comprende stranezze architettoniche quali luoghi maledetti, labirinti sotterranei, atolli dimenticati, città fantasma e luoghi abbandonati). Inoltre, mentre gli Atlanti Bompiani si limitavano alle mappe, qui l'arte della cartografia è affiancata da splendide fotografie a tutta pagina in bianco e nero che talvolta, come nel caso de “La Collina delle Croci” o de “L'Isola delle Bambole”, sono agghiaccianti, capaci di superare l'immaginazione, tal'altra, invece, ad esempio nel caso di Leap Castle, rappresentano una mezza delusione, non essendo all'altezza della medesima (ma suppongo sia un fatto soggettivo).
Non discuto la scelta di avvalersi della precisione della riproduzione fotografica (anche se, in linea di massima, io sono una di quelle che preferisce sognare), ma, obietto: già che c'eravamo, non si potevano mettere immagini a colori? Capisco la necessità di contenere i costi, ma, come lettrice, preferisco spendere un po' di più e avere il top, piuttosto che risparmiare, tanto più che alcuni paesaggi, come “Il Cratere di Derweze”, perdono tantissimo rinunciando alla fastosità cromatica! 
In quanto alla veste grafica, peraltro, nel complesso risulta meno elegante, ma ugualmente bella sul piano estetico, vantando caratteri più grandi e un maggior numero di pagine (quasi cento in più).
Sui testi niente da eccepire: sono gradevoli, esaustivi, disinvolti, e cercano di prendere le cose un po' alla lontana per conferire spessore alle considerazioni, per creare un contesto o atmosfera. Niente suggestioni poetiche, però. Il taglio è pratico, con qualche ammiccamento.
Perciò, in definitiva, che cosa è meglio, Bompiani o Rizzoli?
Tutt'e due!!!
Perché scegliere?
Oltretutto il divertimento maggiore sta proprio nel confrontare le voci: quando riguardano realtà differenti, e ancora di più quando coincidono!

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