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venerdì 12 maggio 2017

Non spacca

L'OCCHIO DEL MALE
di Stephen King


Per l'esattezza, uno di quelli pubblicati con lo pseudonimo di Richard Bachman... Non fra i migliori, però.
Brutto non è, ed anzi è incentrato su uno dei temi horror che prediligo, quello della maledizione – nella fattispecie maledizione gitana –, connesso, peraltro con una ridda di tematiche sociali altrettanto ineressanti: dalla giustizia fai-da-te alla corruzione, dal perbenismo borghese alla fragilità dei legami matrimoniali...   
E tuttavia, nonostante alcuni tocchi di classe e alcuni punti splendidamente inquietanti (“Dimagra”), uno stupendo finale amaro e dolcemente goloso (sì, la mia è un'allusione precisa e non casuale), nonostante sia costruito bene e vanti il solito superbo stile del Re... non è incisivo. Non spacca. Non trascende, per quanto, sicuramente, intrattenga piacevolmente gli amanti del genere.
Il punto debole, temo, sono i personaggi. Non uno che mi abbia conquistata o del cui destino, in definitiva, mi importasse davvero... 
La storia, in compenso, è abbastanza avvincente, dotata di un buon ritmo e buone idee di base.
Solo che, mi dispiace, per i parametri di Zio Stevie non è abbastanza.
Perché di norma le sue opere vanno oltre, in primis a livello emozionale, ma pure sotto il profilo intellettuale, assurgendo a letteratura, senza restare nell'alveo delle letture da ombrellone.
Naturalmente i veri fan lo devono leggere comunque.
Naturalmente si divertiranno.
Ma dal prossimo, attesissimo, lavoro di King si aspetteranno senz'altro di più (con tutto che il Re l'ha scritto con il figlio Owen... Speriamo che non sia una mera operazione commerciale per lanciare la carriera della prole!)

P.S.
Il Dylan Dog n. 76, Maledizione Nera, ancora uno di quelli di Sclavi, deve molto a questo romanzo.

P.P.S.
Devo ancora digerire il fatto che nel Film su “La Torre Nera” Roland sarà interpretato da Idris Elba...

2 commenti:

  1. La vedo un po' come te: un romanzo carino, avvincente e tutto... ma non indimenticabile e, soprattutto, per niente all'altezza di altri lavori del Re! :)
    Ps: a me Idris Elba piace un bel po'... sarà per questo che ho accettato il fatto che il ruolo di Roland sia stato affidato a lui senza colpo ferire, nonostante le ovvie discrepanze fisiche con il personaggio? XD

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    1. Grazie, Sophie, la tua opinione mi rassicura, specie perché sono una tua "fan". In quanto a Idris Elba... Mi richiamo a quanto già rilevato nel mio post del 29 luglio 2016. Anche a me piace, ma come Roland non ce lo vedo. E non tanto per la questione delle discrepanze fisiche (che mi innervosiscono più che altro perché ormai sono una moda in nome del politicamente corretto), quanto piuttosto a livello emozionale. Roland è freddo, cinico, spietato. Idris... E' un orsacchiotto gigante. Ciao, a presto!

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