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lunedì 8 maggio 2017

Una lunga scossa elettrica

ABBACINANTE – L'ALA SINISTRA
di Mircea Cărtărescu


Primo romanzo di una trilogia, magmatico, surreale, allegorico, a tratti morboso e disturbante, sempre magniloquente e visionario, suggestivo, attorto su se stesso e attorno al mondo e al passato e all'immaginario e alla Via Stefan Cel Mare di Bucarest come alla Romania tutta...
A colpire è soprattutto il linguaggio: poetico e alto, di una contezza terrificante, e un attimo dopo volutamente triviale, provocatorio, crudo e azzannatore... e poi ancora sognante, dolce, involuto e profondo.
Traumatico.
L'ho appena terminato, ma non saprei individuarne la trama... Ci sono dei temi ricorrenti, semmai, capitoli che oscillano tra il presente e il passato, e inseguono farfalle (giganti, sepolte sotto il ghiaccio, da mangiare, o minuscole o tatuate sulla pelle), la Storia e personaggi fissi in perenne movimento.
Un romanzo fatto di contraddizioni e contrappassi, di simmetrie, di frasi fulminanti ed epifanie divine, di orrore e di morte, di vita e di qualcosa che se non è misticismo, molto vi si avvicina...
Eppure non è semplice, né intrattiene. Piuttosto è una lunga scossa elettrica percorsa da sovrumani silenzi e lacerazioni. Da afflati autobiografici e riferimenti storici che, talvolta, quasi sfociano nel sublime delirio. Da bagliori e rifrazioni ingannevoli.
Se mi è piaciuto?
Da matti. 
Perchè è abbacinante, sul serio, e non assomiglia a niente e a nessuno.

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