I MIEI CAPELLI MOSTRUOSI MUTANTI
Sono davvero mostruosi e non so come pettinarli.
Per un paio di mesi mi sono riempita la testa di gel, poi sono passata alla spuma. Quindi mi sono stufata. Perdevo un sacco di tempo e mi sembrava di avere un perenne casco in testa, inoltre non potevo nemmeno toccarmi la chioma che rimanevo impiastricciata, tipo topo nel vischio.
Ora, però, sembro Little Tony.
O un incrocio tra Lucy Van Pelt e Little Tony.
O fra un cespo di insalata e Little Tony.
Oppure pare che indossi un colbacco di peli di gatto.
Gesù.
Tagliarli?
Fa freddo… E poi non risolverei il problema e dovrei rivivere da capo l’era del gel. Checcavolo. Odio il gel.
Il fatto è che questi non sono i miei capelli.
Sono ispidi, spessi, crespi e pure grigi.
Io ho sempre avuto i capelli setosi, lisci e castano chiaro.
La verità è che questi sono gli stupidi capelli post chemio, quelli che mi sono cresciuti dopo il periodo pelato (in cui, modestamente, stavo benissimo. Ma fratelli, colleghi, amici e Perfido Marito mi hanno pregato di farli crescere, quindi forse piacevo solo a me). I medici mi avevano detto che per circa sei mesi, un anno (quasi decorso per intero), i capelli sarebbero cresciuti mutanti. Ma non così indomiti e selvaggi.
Invece lo sono. E mi sbeffeggiano.
Persino il mio parrucchiere è rimasto un po’ sconvolto. Parola d’ordine: “Sfoltire”, ha detto. E poi ha aggiunto che si sono ribellati, invertendo il senso di crescita.
Ciò a luglio. Poi, su consiglio di tutti, ho deciso di farmi crescere la capigliatura.
Ma ora ho un aspetto… inconcepibile!
Misericordia!
E il mio fido cappellino non migliora le cose: sembro Pierino la peste!
Alla fine temo che mi arrenderò e li farò tagliare.
Sperando, con questo, di non prendermi un’infreddatura.
In effetti, il colbacco incorporato presenta alcuni pregevoli vantaggi: tiene un caldo favoloso. Meglio del berretto di lana.
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