IO PRIMA DI TE
di Thea Sharrock
(2016)
Un film che ho visto quest’estate, ma che non ho ancora smesso di rielaborare.
Toccante, divertente, colmo di riflessioni, di scelte difficili, ma non di malessere, e che, chi l’avrebbe detto, quando finisce, nonostante tutto, lascia una sensazione positiva e dolce, di pienezza e di gioia.
Inizialmente si presenta come una variazione scontata e romantica sul tema di “Quasi Amici”, con declinazioni diverse, ma un’ottima sequela di momenti divertenti, alternati ad altri drammatici e conditi di rosa. Più drammatici, in verità. E mai rosa del tutto.
Ma non si tratta di questo, per fortuna. Perché qui si intraprende un percorso completamente diverso, persino opposto, che potrà non essere condivisibile, e che è difficile soprattutto se lo si subisce – come amico, genitore, partner – ma che è comunque rispettabile e comprensibile, e va capito. Accettato. E supportato.
In effetti, proprio per questo, la pellicola è da vedere, diventando più di quello che sarebbe stato altrimenti (ossia una commedia deliziosa), elevandosi, e denotando così coraggio e originalità, oltre che sentimenti contraddittori e non convenzionali.
Attenzione, però: se, di primo acchito, l’io del titolo può far pensare al protagonista maschile, presto è evidente che i ruoli sono stati distribuiti in un altro modo e che la realtà iniziale è da vedersi ribaltata.
L’opera, infatti, sostanzialmente un romanzo di formazione, è invece incentrata sulla vitale Louisa (Emilia Clarke), il personaggio femminile. In apparenza è il ricco William (Sam Claflin), tetraplegico e scorbutico, ad aver bisogno di lei, ma poi diviene chiaro che è lei, simpatica, allegra, frizzante, che ha bisogno di aiuto per vivere la sua vita.
Uno di quei film che affrontando l’evoluzione dei personaggi. Che necessariamente maturano e divengono più consapevoli, fa crescere anche gli spettatori, che è spassoso in molti punti, e altamente serio e doloroso in altri, ma che alla fine si è contenti di aver visto in quanto portatore di valori positivi.
In ultimo, una menzione speciale a Emilia Clarke, qui davvero irresistibile, seppur lontanissima dal personaggio di Daenerys Targaryen, che l’ha resa famosa. Se, infatti, ne “il Trono di Spade” l’attrice è sempre con il volto di pietra, qui invece dimostra di avere semmai una faccia strepitosamente di gomma, dalle mille, adorabili, espressioni.
Non l'ho visto e mi hai fatto venire voglia. Tra l'altro, come genere di film,non pensavo ti potesse piacere. È stata una sorpresa. Cercherò di vederlo in queste vacanze...
RispondiEliminaIn effetti il genere non è il mio, proprio per niente. Ma so apprezzare, a prescindere, una pellicola fatta bene. Sì, a te dovrebbe piacere parecchio. Bau!
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