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lunedì 25 giugno 2018

MPM DIMESSO!!!

Questa mattina, tutto intero, senza tagliuzzamenti.
Per fortuna perché stava diventando talmente insopportabile con le sue paturnie ospedaliere che stavo pensando di venderlo alla Fiera dell'Est, ma dubito che sarei riuscita ricavarne due soldi o un topolino.
La colpa non è solo sua, oggettivamente me lo hanno ridotto a un colabrodo: morale a pezzi, braccia bucate peggio che un tossico all'ultimo stadio, ematomi ovunque, debolezza cronica.
Certo, lui ci ha messo del suo: non ha voluto libri né computer, e ha deciso di votarsi alla pura noia totale.
Per rincuorarlo, stasera che finalmente è a casa, gli ho concesso di farmi un lungo massaggio ai piedi, l'ho tiranneggiato per farlo sentire a suo agio e non dargli l'idea di venir trattato in modo diverso, e l'ho costretto ad accudirmi amorevolmente, perché questo è il mio destino.
Inoltre, siccome sono pure generosa, gli ho concesso un po' di vacanza dai post, almeno fino a che deve ingurgitare antibiotici. Fino a sabato, dunque.
Nel mentre proverò - se non demordo - l'ebrezza della diretta. Non mi dispiace, in realtà: in questo periodo ho bisogno di una valvola di sfogo. Da che cosa? Oh, suppongo di essere in fase inversa. Semplicemente vengo percorsa da feroci lampi di odio che mi diverto a riversare - con squisito e algido sadismo - su chiunque osi stuzzicarmi.
Ieri io e MPM abbiamo persino litigato.
Ecco qualche scampolo. Lo riporto perché, devo ammetterlo, il mio tesoro è così surreale che ha la capacità di farmi ridere anche mentre vorrei ucciderlo:
- Quando non sei dalla mia parte sei brutta. E non copiare i miei maiuscoli. (...) Ora vado a dar da mangiare alle zanzare che avranno fame.
- Augura alle zanzare buon appetito. Puzzone.
- Brutta. Mi hanno detto che oggi mi dimettono.
- Sono contenta per te e per il fatto che forse non dovremo divorziare. P.S. ho bisogno che mi recuperi i numeri sul Cloud.
- Mi sono fatto dimettere per questo! Per tornare a servirti!
- Bravo!!!
La verità è che sono davvero contenta di riaverlo a casa.
Non per i servigi.
Perché senza di lui c'è il Nulla che avanza.


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