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domenica 24 giugno 2018

MPM: piani di fuga

Sodoma Ligure. Ospedale Senza Nome.

Giorno 4 della mia prigionia.

La notte è davvero lunga a volte. Il sonno qui è un insieme di pisolini interrotti da suoni e lamenti. Il modo migliore per arrivare alla mattina seguente è quello di progettare piani di fuga. Arte, questa, in cui mi sto specializzando.

All'inizio avevo pensato di fuggire per i tetti con la mia inseparabile asta per la flebo, quella che chiamo "bastone di Gandalf". Già ci vedevo su una spiaggia a bere the freddo, io, e un po' di olio, lei, ma è sorto il più classico dei problemi: non ho idea di come si acceda al tetto. L'unica piantina appesa nella cella è quella che ci dice cosa mangeremo (e non mangeremo) l'indomani. Ecco perchè era tornato in auge il piano di riserva: scavare un tunnel nel bagno, usando la macchina per misurare la pressione come esplosivo. Mi basterebbe appoggiarla al pavimento e restare rilassato, molto rilassato. Agli ultimi giochi tra reparti, avevo ricevuto un punteggio decisamente di prim'ordine. Funzionerà! Ne sono certo.

Ora chiudo perchè hanno portato un nuovo prigioniero. Ha la barba! Potremmo coalizzarci! Eccellente...

Sono il numero 4. E sogno la libertà.

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