Se ti è piaciuto il mio blog


web

venerdì 15 giugno 2018

Tutto il fantasy in ordine cronologico

GUIDA AL CINEMA FANTASY 
di Walter Catalano, Andrea Lazzeretti, Gian Filippo Pizzo


Altra guida Odoya, altra garanzia di completezza unita ad uno stile brioso, ironico e ammiccante che non disdegna osservazioni critiche o sagaci.
Si comincia con la definizione di “fantasy” tanto per circoscrivere l'argomento e capire di che cosa stiamo parlando, quindi si procede in ordine cronologico, descrivendone la storia, ed individuando tre grandi tranches.
La prima va dagli albori del cinema muto (abbastanza parco) a Excalibur: è interessante, e, personalmente, quella che mi rivela il maggior numero di cose nuove, ma anche quella di cui ho visto il minor numero di pellicole citate. Di buono, però, c'è che queste sono spesso connesse con i classici della letteratura (Le Mille e una Notte, l'Odissea, i Viaggi di Gulliver, la saga arturiana...), per cui orientarsi non è comunque difficile. La guida, inoltre, è più divulgativa che tecnica, indi non si arranca, ma si va avanti spediti, come vivendo un'avventura composta di amene digressioni. 
La seconda tranche, invece – la mia prediletta giacché ad essa appartiene la mia infanzia – è quella che va da Conan a Il Signore degli Anelli: proprio per questo l'ho trovata più dinamica, ma ho apprezzato altresì il “recupero” di film minori, nati sulla scia dei successi di Conan o altri epigoni, e pregni di umorismo involontario, che mi ha fatto riscoprire vecchi scult, ma anche infuso un po' di nostalgia.
Terza tranche, da il Signore degli Anelli ai giorni nostri... 
Ma non è finita qui, perché poi si succedono i capitoli dedicati rispettivamente: alle derivazioni del Cinema Fantasy (Serie Tv, Videogiochi); ai film al confine tra questo e altri generi (tra cui, ad esempio, si annoverano “Grosso Guaio a Chinatown” e “I Goonies”); al Wuxiapian (e finalmente imparo a distinguere con cognizione di causa il cinema coreano, in cui nessuno sorride, il cinema cinese, in cui tutti svolazzano, e il giapponese, che risulta il meno affascinante); al lato oscuro delle fiabe, e, infine, alla simbologia del fantasy.
Rimarchevole, inoltre, l'attenzione per la fonte da cui discendono i vari film nonché (anche se a me attira meno) al progresso tecnologico, che col fantasy va da sempre a braccetto.
Da leggere se si è patiti dell'argomento, se si vuole iniziare a bazzicarlo, ma anche solo se si è curiosi.

Nessun commento:

Posta un commento