UNA
TOMBA PER LE LUCCIOLE
di Nosaka Akiyuki
Pensavo
si trattasse di un romanzo, invece è un racconto di appena 55
pagine. A seguire un secondo racconto, un poco più lungo, dello
stesso autore: Alghe Americane.
Sono
significativi entrambi, ma è stato il primo, quello dà il titolo
all'opera e di cui avevo già visto la bellissima trasposizione
animata, a determinare il mio acquisto. La storia è pressoché
identica al lungometraggio, e, anche se ho visto l'anime tanti anni
prima, nel leggere l'antesignano cartaceo mi è parso di avere le
immagini disegnate dinnanzi.
La
storia è commovente, lacerante... e, anche se frutto di fantasia,
plausibilissima, e, temo, uguale a tante altre, che magari sono
accadute davvero.
Lo
stile è asciutto, pulito, ma molto accurato, e rende benissimo
l'idea dei due fratellini, Setsuko e Seita, che lottano contro la
fame. Sappiamo già che sono destinati a morire, ci viene rivelato
subito, fin dal principio, ma ugualmente continuiamo
irragionevolmente a sperare che ce la facciano, nonostante siano
costretti ad affrontare un escalation di orrori, a partire
dall'effetto devastante delle bombe, a continuare con la maledetta
vedova che si approfitta di loro. Avvertiamo la loro sofferenza e lo
sconforto... La narrazione è fulminea e molto incisiva, ma, forse
proprio grazie al fatto che i protagonisti sono due fanciulli, non è
priva di tenerezza o di minuscole, tristissime, gioie, che splendono
flebili tra privazioni e avversità... Le lucciole sono una di
queste.
Alghe
Americane, invece, racconta di questa coppia di giapponesi che, a
distanza di circa vent'anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale,
si trova a dover accogliere nella propria abitazione due anziani
turisti americani per ricambiare le premure che questi hanno
riservato alla moglie del protagonista mentre era in vacanza
alle Hawaii. La
storia presenta numerosi flashback e riflessioni e sostanzialmente
verte sulla ritrosia del marito, Toshio, ad accogliere gli ospiti in
casa propria. Egli ricorda bene, infatti, prima le bombe e poi gli
aiuti degli americani, somministrati con quel detestabile senso di
superiorità che lo ha indotto tante volte ad umiliarsi...
Paradossalmente,
benché qui la sofferenza sia alle spalle ed appartenga al passato, e
non ci siano lo struggimento e la crudezza presenti in “Una tomba
per le lucciole”, il tono è più amaro e mette in luce sentimenti
complessi e contraddittori, che vengono analizzati con acribia.
I
due racconti rappresentano un binomio efficace, vivissimo, che ci
aiuta a conoscere la Storia e le sue recrudescenze come sono davvero.
Cose tristi!
RispondiEliminaGià, specie se pensi che potenzialmente la storia è vera.
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