BILANCIO
ANNUALE LETTURE FUMETTI
Manco
a farlo apposta, nel 2014 ne ho letti 100 giusti giusti (sempre senza
considerare Bonelli e affini – indi Dago, Rat-man etc., Manga e
spillatini), pertanto, a fronte dei 147 del 2013, siamo decisamente
in ribasso...
Comunque,
a beccarsi l'Otta Awards per la categoria “quelli che ho amato di
più” spiccano: “Dolci tenebre” (geniale quanto perverso, per
giunta in modo carino e “pastelloso”), “Saga” di Brian K.
Vaughan (prevedibilmente, è vero), “Blacksad - Amarillo” e,
anche se siamo solo all'inizio, immancabile e pieno di gloria,
“Sandman Overture” (boato di gioia).
Per
la categoria “serie, che seguo più volentieri”, invece, è
sicuramente corretto menzionare “The Walking Dead”, di Kirkman,
che non si inceppa mai, “Rachel Rising” di Terry Moore, e il
bellissimo e struggente “Sweet Tooth” di Lemire, mentre l'Otta
Awards per il fumetto più cervellotico, innovativo e interessante,
va incontestabilmente a “Mind MGMT” di Matt Kind, in cui potrei
non aver capito ancora nulla, ma che è dannatamente stuzzicante,
mentre tra i vecchi fumetti di recente recuperati grazie al mio prode
fumettaro, “vince” “We 3” di Morrison, come quello più dolce
e commovente.
Continuando,
tra le opere che ho preferito, nella categoria di quelle di cui
quest'anno ho visto la conclusione, ci sono “Le Spade di Vetro”,
pubblicato da ReNoir (con l'uscita del quarto volume), e “Antares”
di Leo, che avevo iniziato in francese parecchi anni fa...
L'Otta
Awards per i sogghigni e le risate, spetta, a pari merito, a
“Josèphine 2” di Pénélope Bagieu e a “Il Giovane Lovecraft
2” di Oliver e Torres, entrambi soffusi di una certa delicatezza e
deliziosità.
Tra
i Manga, omaggio “Lady Snowblood”, in tre violentissimi volumi,
mentre la ristampa a me più gradita (ma qui stiamo parlando di
Manhwa) è sicuramente “Old Boy”, che ero ansiosa di recuperare.
Un
grazie da nerd nostalgico per la pubblicazione dei fumetti di
“He-Man”, dal valore altalenante e non eccelso, ma di cui,
ugualmente, avevo bisogno, mentre il premio per il fumetto preso a
caso più jolie va ai due volumetti di “Yaya”, dal tratto
irresistibile e dal formato particolare. Quello che mi ha esaltato di
più, invece, è il, pur non originalissimo (ma che disegni, wow!),
“The Tower Chronicles” di Wagner e Bisley.
La
delusione maggiore, infine, è come sempre Dylan Dog, a prescindere
dal triste reboot (benché l'albo dedicato al pensionamento di Bloch
non fosse pessimo) e che comunque non fa che deludermi da quasi
vent'anni, mentre al secondo posto “il sogno della farfalla”:
assolutamente non brutto, ma con dei disegni, e soprattutto, una
colorazione, così bella per cui mi aspettavo davvero di più, specie
date le premesse.
Tra
i fumetti che compro solo perché ho iniziato e prego ogni giorno che
cessino le pubblicazioni, in ultimo, menziono (oltre a DD, chiaro):
“Julia” di Berardi e “One Piece”, anche se, per quest'ultimo,
ammetto che forse il problema è dato anche dal fatto che sono
oscenamente fuori età. Con Naruto, resisto.
Si
accettano suggerimenti e consigli, per letture 2015!
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