JE
SUIS CHARLIE
Matite
in difesa della libertà di stampa
Ed.
Rizzoli Lizard
Sinceramente?
L'ho
comprato solo perché i proventi delle vendite sono destinati alla
redazione di “Charlie Hebdo” e mi è parso doveroso.
Ma
ora che l'ho letto, sono contenta dell'acquisto: come collezionista,
come lettrice di fumetti, come lettrice e basta e, soprattutto, come
persona.
Perché
questo è un libro meraviglioso, che ti travolge con un'ondata di
emozioni, di contrasti, di coraggio. Ma non si limita ad intrattenere
o a commuovere, perché, tra una lacrima e una risata, porta con sé
una molteplicità di riflessioni.
E'
vero, tante vignette le conoscevo già, ma a leggerle tutte insieme,
una di seguito all'altra, fanno un effetto diverso: sfaccettato,
completo, cerebrale... Non ci si sbellica, solo perché ci vuole
ancora un po' di tempo, per questo.
E
l'elemento più sorprendente è che per quanto ci siano molte
bellissime illustrazioni di autori che amo e stimo da sempre (Uderzo,
Manara, Ortolani...), sono quelle degli artisti che non conoscevo ad
avermi colpita di più.
La
mia preferita in assoluto è quella di Christian Andersen a pagina
27: “Vignetta approvata dagli estremisti “. Andate a vederla. E'
geniale. Ed in effetti, se tanti autori sono stati dolci, sensibili e
rispettosi, altri, semplicemente, hanno prodotto autentiche stille di
genio. Ad esempio, Lucille Clerc a pagina 79. Spettacolare. E
mirabilmente positiva.
Ma
forse, il migliore di tutti è stato Joe Sacco con la sua acuta e
profonda riflessione sulla satira, che ho trovato illuminante.
Diversa
da tutti e, sotto molti profili, ardita.
E
se ci sono pensieri che si assomigliano o si fondano sulla stessa
idea, va bene lo stesso, perché ognuno aggiunge comunque qualcosa di
prezioso a questo strabiliante affresco di sentimenti e reazioni.
Dunque,
grazie.
Anche
a Rizzoli Lizard, per averci regalato questa splendida edizione,
elegantissima e davvero curata.
Come
al solito.
Grazie.
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