ANDROMEDA
HEIGHTS
di Banana Yoshimoto
Il
solito libro di Banana Yoshimoto?
Sì.
E
quindi: spirituale, intimo, ben scritto, dalla struttura semplice e
fresca, ma capace di toccare corde profonde. Il difetto, semmai, sta
nel fatto che, dopo un po', i romanzi della scrittrice giapponese ti
sembrano tutti uguali e ti si confondo in testa... Ma è davvero un
problema?
In
fondo, no.
Perché
ogni tanto leggerne uno fa davvero bene: ti intiepidisce il sangue e
ti riscalda il cuore. Oltre a farti respirare una brezza fresca e
incontaminata, in una giornata luminosa, creando per te una
dimensione diversa, scandita non dai minuti, ma dal soffio del vento,
dall'erba che cresce, dal canto degli uccelli...
Da
segnalare, peraltro, nella fattispecie, che questo romanzo è il
primo di una tetralogia chiamata “Il Regno”, di cui ho già
acquistato il secondo volume, ma di cui devono ancora essere
pubblicati (e presumo scritti) i successivi due.
La
protagonista, come quasi sempre capita, è una ragazza giovane, con
una certa fragilità di fondo, ma molte risorse inaspettate, che
svolge un lavoro alternativo e si ritrova a dover dare una nuova
direzione alla sua vita.
Ci
sono scelte importanti da compiere, momenti di tristezza e di
malinconia, elementi soprannaturali (soft), ma tutto viene affrontato
in maniera serena e tranquilla, senza drammi...
C'è
poi un bel rapporto con la natura, intesa in senso quasi panteistico
con sfumature animistiche, descritto in modo plausibile, con qualche
ingenuità di fondo, magari, ma che conferisce allo scritto levità e
dolcezza, anziché stridere... Una delle caratteristiche che amo di
più della Yoshimoto è che, in generale (e comunque anche qui), ti
trasmette “un altro modo” di percepire le cose, sia a livello
interiore che nei confronti del mondo...
Infine,
segnalo, la poesia/canzone iniziale: bellissima! Non tanto per i
pregi letterari, quanto per i sentimenti che racchiude e che sembrano
danzare sul foglio, mentre la leggi, pieni di energia e positività...
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