IL
DEMONE DEL SEXY SHOP
Il
Mio Perfido Marito mi ha imposto la censura in qualità di Mio
Perfido Editore, ma io credo nella libertà di stampa, nella libertà
di idee, e che certe paturnie bigotte vadano sfatate!
Tutto
è iniziato quando hanno trovato il biglietto da visita di un Sexy
Shop nella mia borsa: hanno iniziato a farmi il terzo grado e io –
ovviamente – ho iniziato a ridere...
Quel
che cercavo nel negozio, oltretutto, era semplicemente un paio di
guanti di raso per un matrimonio (ho provato in qualche guantificio,
ma i guanti della lunghezza che mi serviva non sono più in
produzione ed è stata proprio la commessa – distinta e sulla
sessantina – a suggerirmi di tentare in un Sexy Shop)...
Non
so davvero che si aspettassero, ma di certo i miei conoscenti non
sono gli unici con la fobia per questo tipo di esercizio!
La
fatidica mattina in cui ero andata in missione, infatti, ero insieme
ad un mio amico/collega, e, com'è logico, visto che tanto era
obbligato ad aspettarmi, l'avevo invitato ad accompagnarmi... Quando
ha saputo in quale negozio dovevo recarmi per 'sti poveri guanti,
però, è rimasto shockato, mi ha chiesto più volte se sono pazza o
semplicemente amo vivere pericolosamente, e ha preferito aspettarmi a
distanza di sicurezza, in mezzo al nulla, con niente da fare se non
contarsi le dita, pregandomi per giunta (per il mio onore) di fare un
largo giro prima di entrare e di lasciare a lui la mia 24ore, che
non stava bene mostrarsi in “veste lavorativa”... Misericordia!
Ma tutti i malatini di mente li frequento io?
Ma
che si credono che ci sia in un Sexy Shop? Una virago divora pipini?
Un'associazione di depravati demoni recluta anime? Sodomiti in cerca
di paradisi del cacao o spiragli proibiti?
No,
c'eravamo io e una signora di una certa età, molto elegante, alla
ricerca di un baby doll per rendere felice suo marito... A vista,
l'unica differenza, rispetto a quelli di Intimissimi o Yamamay, era
la maggior varietà e le tinte più accese...
Già,
perché, naturalmente, nonostante il divieto di ingresso agli
infradiciottenni, è un negozio come tutti gli altri, con una ragazza
gentile e competente alla cassa (beh, allora non proprio un negozio
come tutti gli altri...), che mi ha mostrato la merce richiesta
illustrandomene le caratteristiche con cognizione di causa e
precisione.
Per
il resto ho notato soprattutto completini e gadget divertenti (muniti
di faccia) per addii al nubilato e simili. Per intendersi, gli
stessi, che erano reperibili da Cultimo anni fa...
Indubbiamente
ci sarà stato anche altro (soprattutto dvd, suppongo), ma nessuno ti
sbatte nulla in faccia, e di certo non ho trovato vecchi satiri
bavosi, donne impudiche o stupratori in agguato...
In
compenso, però, c'erano i miei guanti!!!
Ricordo,
invece, quando il Ragno era piccolo (quattro anni circa), di essere
andata con lui in una delle edicole più grosse di Pietra e, mentre
io facevo incetta di Bonelli, lui, che mi zampettava vicino, tra la
meraviglia, la delizia e lo scandalo, aveva cominciato a strillare,
con gli occhioni fuori dalla testa: «Ma
c'è una donna nuda!!! Anzi, ce ne sono un sacco!!!».
Il
settore dedicato alla pornografia era proprio davanti ai fumetti...
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