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martedì 27 gennaio 2015

Divieto di ingresso agli infradiciottenni


IL DEMONE DEL SEXY SHOP
 
 
Il Mio Perfido Marito mi ha imposto la censura in qualità di Mio Perfido Editore, ma io credo nella libertà di stampa, nella libertà di idee, e che certe paturnie bigotte vadano sfatate!

Tutto è iniziato quando hanno trovato il biglietto da visita di un Sexy Shop nella mia borsa: hanno iniziato a farmi il terzo grado e io – ovviamente – ho iniziato a ridere...

Quel che cercavo nel negozio, oltretutto, era semplicemente un paio di guanti di raso per un matrimonio (ho provato in qualche guantificio, ma i guanti della lunghezza che mi serviva non sono più in produzione ed è stata proprio la commessa – distinta e sulla sessantina – a suggerirmi di tentare in un Sexy Shop)...

Non so davvero che si aspettassero, ma di certo i miei conoscenti non sono gli unici con la fobia per questo tipo di esercizio!

La fatidica mattina in cui ero andata in missione, infatti, ero insieme ad un mio amico/collega, e, com'è logico, visto che tanto era obbligato ad aspettarmi, l'avevo invitato ad accompagnarmi... Quando ha saputo in quale negozio dovevo recarmi per 'sti poveri guanti, però, è rimasto shockato, mi ha chiesto più volte se sono pazza o semplicemente amo vivere pericolosamente, e ha preferito aspettarmi a distanza di sicurezza, in mezzo al nulla, con niente da fare se non contarsi le dita, pregandomi per giunta (per il mio onore) di fare un largo giro prima di entrare e di lasciare a lui la mia 24ore, che non stava bene mostrarsi in “veste lavorativa”... Misericordia! Ma tutti i malatini di mente li frequento io?

Ma che si credono che ci sia in un Sexy Shop? Una virago divora pipini? Un'associazione di depravati demoni recluta anime? Sodomiti in cerca di paradisi del cacao o spiragli proibiti?

No, c'eravamo io e una signora di una certa età, molto elegante, alla ricerca di un baby doll per rendere felice suo marito... A vista, l'unica differenza, rispetto a quelli di Intimissimi o Yamamay, era la maggior varietà e le tinte più accese...

Già, perché, naturalmente, nonostante il divieto di ingresso agli infradiciottenni, è un negozio come tutti gli altri, con una ragazza gentile e competente alla cassa (beh, allora non proprio un negozio come tutti gli altri...), che mi ha mostrato la merce richiesta illustrandomene le caratteristiche con cognizione di causa e precisione.

Per il resto ho notato soprattutto completini e gadget divertenti (muniti di faccia) per addii al nubilato e simili. Per intendersi, gli stessi, che erano reperibili da Cultimo anni fa...

Indubbiamente ci sarà stato anche altro (soprattutto dvd, suppongo), ma nessuno ti sbatte nulla in faccia, e di certo non ho trovato vecchi satiri bavosi, donne impudiche o stupratori in agguato...

In compenso, però, c'erano i miei guanti!!!

Ricordo, invece, quando il Ragno era piccolo (quattro anni circa), di essere andata con lui in una delle edicole più grosse di Pietra e, mentre io facevo incetta di Bonelli, lui, che mi zampettava vicino, tra la meraviglia, la delizia e lo scandalo, aveva cominciato a strillare, con gli occhioni fuori dalla testa: «Ma c'è una donna nuda!!! Anzi, ce ne sono un sacco!!!».

Il settore dedicato alla pornografia era proprio davanti ai fumetti...

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