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venerdì 6 febbraio 2015

La guerra è una realtà che ci travolge tutti


IL SERGENTE NELLA NEVE
di Mario Rigoni Stern
 
 
Nato come semplice memoriale, è invece un libro bellissimo e intenso, scritto con umanità e vigore, ricco di frasi esteticamente alte e notevoli pregi stilistici, per quanto non ricercati né manieristici, con un linguaggio purissimo che, nei dialoghi, mescola il dialetto (o i dialetti?).

Narra l'esperienza del Sergentmagiù Rigoni, l'autore stesso, impegnato come alpino in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.

L'opera è divisa in due parti: “Il caposaldo” e “La sacca”. La prima più statica, con pentole in cui si cuociono i pidocchi, la paura, le raffiche di mitra e cacce al gatto; la seconda più dinamica, in cui il gelo si fa davvero sentire (anche se tu sei al caldo), e ti strazia le carni, in cui la marcia diviene interminabile, ma se sei fortunato, mentre agogni la tua meta, puoi trovare rifugio in un'isba, dove potrai farti “una cuccia” per terra e magari ti verrà pure offerto qualcosa da mangiare.

Non ci sono cattivi, qui, non ci sono condanne, e la giustizia spesso è diversa, più sostanziale, più vera, nonostante la guerra, che è una realtà, ma che ci travolge tutti, a prescindere dalla nazionalità, soldati e civili, come una catastrofe naturale... Non sono cattivi i russi, che hanno le facce compunte, ma nessuna traccia di malvagità, e che, in certe situazioni, anzi, possono persino invitarti a sedere a tavola con loro. Non i tuoi commilitoni, tra cui hai cari amici, e anche quelli meno cari, una volta caduti, ti sembrano comunque dei buoni diavoli... L'unico che ad un certo punto ci fa tremare è infatti uno dei nostri, uno di quelli che dovrebbero guidarci e comandare... Ma non lo condanniamo, perché forse è solo impazzito per il freddo e la fame, e non è davvero cosciente di quello che dice e impone (e a cui il nostro Sergentmagiù non obbedisce)...

E' una vita dura quella che si conduce al fronte, e, davvero, c'è sempre il terrore di morire o di assistere al trapasso di un compagno: a volte non si fa in tempo a conoscere una persona che già si è costretti a piangerla. E neve, neve ovunque, a mozzarti il respiro, a tagliarti le mani, fino a che non ti senti nemmeno più gli arti.
 
Mario Rigoni Stern, visto dal nostro vignettista

Un libro scritto con semplicità, di poco più di cento pagine, ma di una profondità assoluta e straordinaria, che ti fa andare in guerra, anche se non ci sei mai stato.

Che ti fa comprendere, con lucidità, che, sia che tu guardi ai tuoi compagni che al nemico, le somiglianze valgono più delle differenze e quel che conta è che siamo tutti uomini e donne e il nostro dovere principale è aiutarci a sopravvivere.

P.S.

In fondo al volume della Einaudi un saggio di Eraldo Affinati: non saltatelo!

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