IL
CAVALIERE DEI SETTE REGNI
di George R. R. Martin
E
anche se, contrariamente a quanto promette la copertina, non è vero
che “Il Trono di Spade è cominciato qui”, resta comunque un gran
bel libro da leggere.
Si
tratta tre storie, tre racconti, ambientati diversi decenni prima
della saga in questione, ma non è che costituiscano un vero e
proprio prequel: semplicemente ci permettono di guardare Westeros da
un altro punto di vista, in un'altra epoca, attraverso gli occhi di
due personaggi nuovi, Egg e Dunk. Che però ritroveremo, seppur
incidentalmente, citati nella “Saga madre”...
Invero,
il primo racconto, “Il Cavaliere errante”, era già contenuto ne
“I Re di sabbia”, antologia di Martin che spazia fra i vari
generi e, se non sbaglio, nella collana “Legends”. Il secondo,
“La Spada Giurata”, come il primo, era inoltre già stato
pubblicato in Italia sottoforma di graphic novel (cui avevo già
dedicato un post il 22 aprile 2014 e a cui dunque ora mi richiamo per
quanto riguarda l'analisi dei personaggi e l'abbozzo di trama).
La
vera novità, dunque, è data solo dal terzo, “Il Cavaliere
misterioso”...
Nel
complesso, comunque, sono tre racconti bellissimi e coinvolgenti, che
ti innalzano lo spirito e ti avvolgono nelle loro spire fino a farti
dimenticare che quel mondo descritto tanto dettagliatamente e
realisticamente non è il tuo...
C'è
molto pathos, specie nella prima storia, qualche curiosità sul
passato dei Sette Regni (ad esempio le parentesi su Acreacciaio), che
poi ritroveremo esplicata ne “Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco”
(si veda post del 30 gennaio 2015) e riferimenti a personaggi che
conosciamo, ma che qui erano più giovani, se non infanti (Aemon
Targaryen, il malefico Walder Frey...).
Attenzione,
però, perché come sempre con Martin nulla è scontato e i momenti
commoventi si alternano a quelli crudeli: la vita del Cavaliere
errante, poi, è durissima (o anche quella della spada giurata di un
povero Lord decaduto, se è per questo), e spesso si trova a fare i
conti con la fame, il freddo, la povertà...
Nelle
Cronache frequentiamo soprattutto grandi Lord, qui, invece, c'è di
tutto e di più, e comportarsi con onore è più difficile, benché i
nostri eroi sempre ci riescano.
Certo,
rispetto all'Opera Maxima, nonostante tutto, siamo più tranquilli
perché – conoscendo già quel che accadrà ad Aegon/Egg e Ser
Duncan L'Alto/Dunk – almeno per una volta possiamo star sicuri che
i nostri beniamini non moriranno all'improvviso, nonostante rischino
la pelle più o meno di continuo e non si lesini sulle situazioni
spinose!
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