HOUSE
OF CARDS 2 – SCACCO AL RE
di Michael Dobbs
Un
secondo capitolo diverso da quello che mi aspettavo, e non solo
perché si pone ad una sempre maggior distanza (evidente fin dalla
seconda parte del titolo) rispetto alla quasi omonima Serie Tv (sul
serio, i punti di contatto sono sempre meno e questa volta cominciano
ad incidere anche sullo spirito dei protagonisti e sulle dinamiche
relative al loro rapporto, non solo su ambientazione e panorama
politico. A partire dal perché FU e sua moglie non hanno avuto
figli...).
Per
quel che mi riguarda i motivi di sconcerto sono due: il primo è che
il finale è ben diverso da quello che si poteva presagire dalle
pagine precedenti, e persino dal precendente tomo: insomma, questa
sarà anche una trilogia, ma comunque lontana sia dalla serialità
che dall'ovvio... Il secondo, è che, benché Frank sia ancora più
spregevole di come lo ricordavo, laddove il suo rivale – il Re del
Regno Unito – sia invece una persona squisita, altruista, sensibile
e positiva, mi sia sorpresa, mio malgrado, a tifare per l'abietto
protagonista! Che è davvero repellente, ma non per questo meno
fascinoso... Vergogna a me!
Unico
rammarico è la sciapa figura di Mortima... Finalmente le viene
dedicato più spazio, ma così lei ne esce ancora peggio! Se nella
serie Tv Claire ruba la scena al marito, Mortima, invece, risulta
decisamente meno interessante, meno complessa, più stereotipata...
Ma le “femministe” non disperino: nonostante le premesse, c'è la
giornalista Sally Quine a bilanciare i ruoli!
In
sintesi, dunque, il romanzo mi è piaciuto e l'ho addirittura
preferito al primo: doppiamente spietato (prima ci corrompe, ci fa
passare al lato oscuro, poi...)! Più incalzante, più immediato,
ricco di lucide e critiche analisi sull'influenza dei Media, sui
giochi di potere, sulle loro implicazioni, sull'arte stessa di
effettuare sondaggi ricavandone il risultato sperato... Un pericoloso
gioco di intelligenza e un acuto, graffiante paradigma della
politica: parafrasando Mortima, i governanti non salgono al potere
per il benessere del popolo, ma per trarne vantaggio.
Tristemente
vero, e tristemente attuale.
Certo,
magari il mio entusiasmo è dovuto al fatto che ormai conosciamo
meglio il contesto e i personaggi... Ma per quanto non sia il tipo da
amare detti intrighi, sono impaziente di assaporare il prossimo
volume!
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