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lunedì 16 febbraio 2015

Un pericoloso gioco di intelligenza


HOUSE OF CARDS 2 – SCACCO AL RE
di Michael Dobbs
 
 
Un secondo capitolo diverso da quello che mi aspettavo, e non solo perché si pone ad una sempre maggior distanza (evidente fin dalla seconda parte del titolo) rispetto alla quasi omonima Serie Tv (sul serio, i punti di contatto sono sempre meno e questa volta cominciano ad incidere anche sullo spirito dei protagonisti e sulle dinamiche relative al loro rapporto, non solo su ambientazione e panorama politico. A partire dal perché FU e sua moglie non hanno avuto figli...).

Per quel che mi riguarda i motivi di sconcerto sono due: il primo è che il finale è ben diverso da quello che si poteva presagire dalle pagine precedenti, e persino dal precendente tomo: insomma, questa sarà anche una trilogia, ma comunque lontana sia dalla serialità che dall'ovvio... Il secondo, è che, benché Frank sia ancora più spregevole di come lo ricordavo, laddove il suo rivale – il Re del Regno Unito – sia invece una persona squisita, altruista, sensibile e positiva, mi sia sorpresa, mio malgrado, a tifare per l'abietto protagonista! Che è davvero repellente, ma non per questo meno fascinoso... Vergogna a me!

Unico rammarico è la sciapa figura di Mortima... Finalmente le viene dedicato più spazio, ma così lei ne esce ancora peggio! Se nella serie Tv Claire ruba la scena al marito, Mortima, invece, risulta decisamente meno interessante, meno complessa, più stereotipata... Ma le “femministe” non disperino: nonostante le premesse, c'è la giornalista Sally Quine a bilanciare i ruoli!

In sintesi, dunque, il romanzo mi è piaciuto e l'ho addirittura preferito al primo: doppiamente spietato (prima ci corrompe, ci fa passare al lato oscuro, poi...)! Più incalzante, più immediato, ricco di lucide e critiche analisi sull'influenza dei Media, sui giochi di potere, sulle loro implicazioni, sull'arte stessa di effettuare sondaggi ricavandone il risultato sperato... Un pericoloso gioco di intelligenza e un acuto, graffiante paradigma della politica: parafrasando Mortima, i governanti non salgono al potere per il benessere del popolo, ma per trarne vantaggio.

Tristemente vero, e tristemente attuale.

Certo, magari il mio entusiasmo è dovuto al fatto che ormai conosciamo meglio il contesto e i personaggi... Ma per quanto non sia il tipo da amare detti intrighi, sono impaziente di assaporare il prossimo volume!

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