Se ti è piaciuto il mio blog


web

giovedì 18 giugno 2015

Buio, buio, buio

DRAGON HEAD
di Minetaro Mochizuki


Un manga che era già stato pubblicato anni fa, dalla Magic Press, ma che si era bloccato al numero sei, quattro volumetti prima della fine. Quest'anno, finalmente, grazie a Planet Manga, siamo riusciti ad arrivare alla conclusione.
La nostra storia inizia in modo fulminante, con un grave incidente con il treno: rimaniamo bloccati in una galleria, con un mare di morti, senza sapere perché o per come. Unici superstiti tre studenti, di cui uno impazzito. Quando finalmente riusciamo a guadagnarci l'uscita, scopriamo che fuori la situazione non è per nulla migliore... E che è suscettibile di peggiorare.
Si potrebbe dire che si tratta del solito – ma pur sempre interessante – spunto catastrofico, con la fine del mondo e le situazioni estreme... La verità, però, è che Dragon Head è soprattutto un'opera sulla paura, su come ci trasforma, su come possiamo affrontarla, su come agisce sul cervello umano, prima e dopo. E su come ci manca, quando non c'è più. In merito si elaborano parecchie tesi e se ne affrontano le dinamiche, spesso in modo acuto e intelligente.
Indagato a fondo, dunque, l'elemento psicologico e i caratteri dei personaggi (di per sé non originalissimi). Molto stimolante la spiegazione sulle origini del disastro, nonché del titolo del fumetto, per quanto ogni verità resti in equilibrio tra il detto e il non detto, tra il colto e il dedotto... Inaspettata, suggestiva. Terrorizzante.
Nel complesso, tuttavia, per quanto non manchino le riflessioni e i ragionamenti, un manga incalzante, con tante scene di azione, ottima atmosfera, una continua sensazione claustrofobica da tranciamento di gambe, avventura, buoni e cattivi sentimenti, e ansia.
Anche i disegni sono perfetti: cupi e pieni di orrore, soprattutto le espressioni dei volti, gli occhi piccoli, quei tatuaggi sulla pelle. Particolari alternati a campi lunghi, in cui il disastro, nei suoi molti aspetti, si manifesta con precisione apocalittica. E buio, buio, buio. Dentro e fuori.
Ma a rendere questo manga indimenticabile, sollevandolo oltre il livello di mero consumo adolescenziale di pregevole fattura, è proprio quel che ad esso sta dietro: la paura, con le congetture che alimenta e le sue rappresentazioni.

Notevole.

Nessun commento:

Posta un commento