PRETTY
DEADLY
di Kelly Sue Deconnick, Emma Rios e Jordie Bellaire
Ci
sono fumetti che vanno letti con lentezza, o si rischia di perdere
qualcosa, che poi, ci si rende conto, non è una ma molte. E poi
vanno riletti da capo, perché ora che tutte le carte sono in tavola
si ha la possibilità di valutare altri aspetti: di assaporare a
fondo l'atmosfera, di gustarsi con calma le proprie emozioni –
perché, sì, sono un tripudio di contrasti –, e di apprezzare le
sfumature ambigue e i differenti piani narrativi.
“Pretty
Deadly” mi è piaciuto subito perché mi ha ricordato “Sandman”
di Neil Gaiman, che è il mio fumetto preferito. Ma anche perché non
è un miserabile clone, ma qualcosa di completamente diverso, e non
tanto per l'ambientazione western, peraltro ricca di spunti, quanto
per il modo di raccontare. Frammentario al cubo, frastagliato, con
diverse trame che si intrecciano, ma al contempo “ampiamente
concentrato”, nel senso che nello spazio di poche vignette accade
di tutto. Come piace a me. E, poi, sì, molto femminile, sebbene non
“da femmine”, impreziosito da dialoghi fulminanti e personaggi
densi di fascino, dai disegni poetici ed estetizzanti, dalle
sensazioni fiabesche, che urtano con la violenza di certe
scene/situazioni. Dal dolore, dalla vita, dalla morte.
Potrei
dire che parla di sua figlia, della figlia della morte, appunto,
Ginny, ma più ancora di un'altra ragazzina, un po' narratrice di
storie e un po' mendicante, Sissy, che veste con piume di avvoltoio e
si accompagna ad un anziano cieco... Che la morte è un maschio, ma
può avere emissari femminili, e che l'amore uccide e a volte è
sbagliato, o non è amore... Oppure che la storia ci viene raccontata
da un coniglietto malamente defunto e da una farfalla...
Potrei,
ma non lo dirò, perché non è davvero importante. La trama, pur
interessante ed evocativa, non sarebbe geniale se non fosse costruita
proprio così: ad incastri e parentesi, con storie nelle storie...
Anche
se, in realtà, è ben lontana dall'inconsistenza che sovente fa da
pendant alla suggestione: è complessa e si fonda su tante idee, che
però, non ci martellano con asfissianti spiegoni, piuttosto si
scoprono a poco a poco, intrecciandosi l'un l'altra, portandosi
appresso un ingombrante (e meraviglioso) bagaglio emotivo, lasciando
tanto di inespresso, che dobbiamo colmare noi...
E
dubbi, e riflessioni, e colpe da espiare, rapporti insospettati e
dinamiche in movimento...
Un
fumetto magico, che tra una vignetta e l'altra nasconde interi mondi.
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