L'INSOSTENIBILE
LEGGEREZZA DELL'ESSERE
di Milan Kundera
Forse
sviata dal (pur bellissimo) titolo, mi aspettavo un romanzo-mattone,
invece non lo è... Non lo è per nulla, anche se alla sua base ci
sono molte realtà filosofiche paradossali...
Ad
esempio, a seconda che si sia portati a vivere con leggerezza o
pesantezza, e quindi se ci risulti naturale piegarci alle
costrizioni, alla contingenza, oppure se siamo improntati alla
libertà... La scelta pare facile, ma non è detto che la troviamo
conveniente... Di solito non la è, e le conseguenze possono essere
tragiche...
Perché
– secondo Kundera – la vita è leggerezza, evanescenza, fatta per
essere e immediatamente svanire, e ciò è insostenibile per noi,
proprio in quanto esseri umani, dal momento che, per natura,
necessitiamo di un significato, di un fine ultimo... che non c'è. E
quindi non sopportiamo il peso di questa intrinseca, soffocante
leggerezza.
Che
cosa scegliere, dunque?
E...
possiamo veramente farlo? Siamo davvero liberi? Quale ruolo ha il
caso nelle nostre esistenze? Ne ha uno? O siamo noi a determinarlo?
Ma
la faccenda non è così lineare, ed è ulteriormente complicata...
Solo
che noi non stiamo lì a parlarne, la viviamo attraverso i quattro
protagonisti: Tomas, sua moglie Tereza, Sabina, l'amante di Tomas, e
Franz, l'amante di Sabine.
Rispettivamente
un chirurgo, una fotografa, una pittrice e un professore
universitario.
Il
tutto nel 1968, tra la Primavera di Praga e l'invasione russa.
La
prosa scorre rapida, elegante, raffinata, ma trasparente, attraversa
sogni e pensieri, ti seduce, ti accompagna... E poi ti sciocca,
impietosa.
Perché
le sfumature sono tante e hanno echi mitologici, assonanze greche e
dicotomiche con Contingenza e Necessità, fanno l'occhiolino a
Nietzsche con il suo Eterno Ritorno, negano mentre affermano,
affermano mentre negano... come solo i capolavori sanno fare.
E
le anime si scindono, senza potersi ricomporre.
A
livello intimo come sul piano storico.
Emozionante
e cerebrale.
Sfolgorante.
Eccezionale.
Questo mi ispira ... sarà il prossimo libro che leggerò.
RispondiEliminaEh, no... Il prossimo dovrebbe essere il mio ;) P.S. Occhio ai ringraziamenti!
RispondiEliminaL'ho letto ... e mi sono convinto a leggerlo sulla base della tua entusiasmante recensione. Beh contento di averlo letto ... meglio aver letto un libro in più che uno in meno ... ma non concordo per niente col tuo giudizio.
RispondiEliminaL'inizio è scorrevole e fino a metà il libro scorre bene ... dopo è un vero caos ... filosofia allo stato puro e l'"insostenibile" è cercare di arrivare alla fine del libro senza buttarlo dalla finestra!
Mi spiace che non ti sia piaciuto, ma è ovvio che un po' la filosofia la devi masticare per apprezzarlo... Non che tu debba avere chissà che preparazione, ma se la materia non ti garba o se sei totalmente a digiuno, la faccenda può complicarsi... Io mi aspettavo un mattone, e sono rimasta piacevolmente sorpresa, ma forse tu ti aspettavi (magari per colpa mia) un librino troppo leggero... Sorry. Ma ti ringrazio comunque per la tua opinione. A presto!
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