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martedì 30 giugno 2015

Realtà filosofiche paradossali

L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'ESSERE
di Milan Kundera


Forse sviata dal (pur bellissimo) titolo, mi aspettavo un romanzo-mattone, invece non lo è... Non lo è per nulla, anche se alla sua base ci sono molte realtà filosofiche paradossali...
Ad esempio, a seconda che si sia portati a vivere con leggerezza o pesantezza, e quindi se ci risulti naturale piegarci alle costrizioni, alla contingenza, oppure se siamo improntati alla libertà... La scelta pare facile, ma non è detto che la troviamo conveniente... Di solito non la è, e le conseguenze possono essere tragiche...
Perché – secondo Kundera – la vita è leggerezza, evanescenza, fatta per essere e immediatamente svanire, e ciò è insostenibile per noi, proprio in quanto esseri umani, dal momento che, per natura, necessitiamo di un significato, di un fine ultimo... che non c'è. E quindi non sopportiamo il peso di questa intrinseca, soffocante leggerezza.
Che cosa scegliere, dunque?
E... possiamo veramente farlo? Siamo davvero liberi? Quale ruolo ha il caso nelle nostre esistenze? Ne ha uno? O siamo noi a determinarlo?
Ma la faccenda non è così lineare, ed è ulteriormente complicata...
Solo che noi non stiamo lì a parlarne, la viviamo attraverso i quattro protagonisti: Tomas, sua moglie Tereza, Sabina, l'amante di Tomas, e Franz, l'amante di Sabine.
Rispettivamente un chirurgo, una fotografa, una pittrice e un professore universitario.
Il tutto nel 1968, tra la Primavera di Praga e l'invasione russa.
La prosa scorre rapida, elegante, raffinata, ma trasparente, attraversa sogni e pensieri, ti seduce, ti accompagna... E poi ti sciocca, impietosa.
Perché le sfumature sono tante e hanno echi mitologici, assonanze greche e dicotomiche con Contingenza e Necessità, fanno l'occhiolino a Nietzsche con il suo Eterno Ritorno, negano mentre affermano, affermano mentre negano... come solo i capolavori sanno fare.
E le anime si scindono, senza potersi ricomporre.
A livello intimo come sul piano storico.
Emozionante e cerebrale.
Sfolgorante.

Eccezionale.

4 commenti:

  1. Questo mi ispira ... sarà il prossimo libro che leggerò.

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  2. Eh, no... Il prossimo dovrebbe essere il mio ;) P.S. Occhio ai ringraziamenti!

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  3. L'ho letto ... e mi sono convinto a leggerlo sulla base della tua entusiasmante recensione. Beh contento di averlo letto ... meglio aver letto un libro in più che uno in meno ... ma non concordo per niente col tuo giudizio.
    L'inizio è scorrevole e fino a metà il libro scorre bene ... dopo è un vero caos ... filosofia allo stato puro e l'"insostenibile" è cercare di arrivare alla fine del libro senza buttarlo dalla finestra!

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  4. Mi spiace che non ti sia piaciuto, ma è ovvio che un po' la filosofia la devi masticare per apprezzarlo... Non che tu debba avere chissà che preparazione, ma se la materia non ti garba o se sei totalmente a digiuno, la faccenda può complicarsi... Io mi aspettavo un mattone, e sono rimasta piacevolmente sorpresa, ma forse tu ti aspettavi (magari per colpa mia) un librino troppo leggero... Sorry. Ma ti ringrazio comunque per la tua opinione. A presto!

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