OLIVE
COMPRESE
di Andrea Vitali
Tra
i romanzi di Andrea Vitali, questo è senz'altro uno dei miei
preferiti, e uno dei più divertenti!
Leggero,
ameno, ma anche acuto (e arguto), fonde fra loro le migliori
caratteristiche dell'autore, a partire dalla costruzione della trama,
che procede per frammenti, tra equivoci e pettegolezzi, accorpando
situazioni apparentemente slegate, che finiranno per creare un
affresco brioso e sagace, seppur forse un poco discontinuo (ma non in
modo fastidioso).
Un'opera
corale, capace di sfruttare al meglio il vasto panorama umano che
andiamo ad incontrare, con tanti personaggi che assomigliano a buffe
– ma realistiche – macchiette esasperate, tra cui
l'indimenticabile “ornitologa”, e tante figurette liete o buffe,
che però, spesso, hanno il potere di sorprenderci.
Un
libro da leggere in treno o sotto l'ombrellone, semplice, scorrevole,
poco impegnativo, ma non banale, che forse non regala vere e proprie
emozioni, ma certamente tanti, tanti sorrisi...
E
ciò benché ci troviamo ai tempi del Duce, durante il Fascismo, e le
storture non manchino... A proposito: sì, siamo a Bellano, l'amata
cittadina sul lago di Como ove Vitali ambienta quasi tutti i suoi
libri. Per i fans, si riconosce anche qualche personaggio ricorrente,
come il maresciallo Maccadò, per i novelli lettori (che comunque
possono benissimo cominciare da qui) si dipana, invece, uno spaccato
di quotidianità paesana, con le sue ingenuità, meschinità e
malizie (ci sono anche quelle, eccome!), in cui è possibile
ritrovare “caratteri” noti, ma intramontabili, e qualche tocco
vintage.
Persino
il titolo, quando ne viene illustrato il significato, si rivela
spassoso e inaspettato, così come la narrazione tutta, altamente
ironica, che tra l'altro vanta altresì una terminologia variegata,
ricca di vocaboli desueti, dal sapore antico e popolaresco.
Davvero
carino!
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