Recupero
password
NON
E' UNA BARZELLETTA
E
non fa ridere. Non dovrebbe, benché ci sia dell'ironia in mezzo...
Dunque,
diciamo che per usare questa carta di credito ho bisogno di collegare
(giusto per perdere un po' di tempo extra) la card al mio numero di
cellulare, recandomi nell'ufficio apposito... Lo scopro quando mi
accingo a perfezionare l'acquisto su Internet (nulla di piacevole, ma
soprassediamo, perchè qui ci esce un altro post), che quindi non
posso effettuare.
Siccome
è pure venerdì pomeriggio, rimando a lunedì.
Mi
reco nell'apposito ufficio, dopo ventisette minuti di coda mi dicono
che il collegamento è già stato fatto (quando, giacché non ne ho
memoria?), devo solo completare la procedura su Internet.
Non
ci capisco nulla (un brutto caso di pigrizia mentale, sì...), chiedo
a mon amour di occuparsene lui.
Mon
amour mi chiede la mia password.
Rispondo
che nemmeno sapevo di averne una.
Il
sito dice di cliccare, allora, se non si ricorda la password.
Peccato
che il clic rimandi ad una pagina inesistente.
Allora
bisogna telefonare. Uff.
Il
MPM tenta, passa due ore ad ascoltare pubblicità al telefono e
musichetta gracchiante, poi gli dicono che se non ci sono io non si
può fare niente, poco importa che lui disponga di tutti i miei dati,
codice fiscale, carta d'identità e specifica delega.
Mi
domando se abbiano un sistema di riconoscimento vocale.
Mon
amour scopre che, sebbene in teoria quello che ha chiamato sia un
numero verde, ha speso 2 Euro e 20 centesimi.
Va
beh, dico, l'indomani, quando richiameremo insieme, telefoneremo con
il mio cellulare, tanto, esulto ottimista, ho una tariffa flat e ho
ancora oltre 600 minuti da utilizzare nei prossimi dieci giorni... E
siccome dal telefonino il costo della chiamata dipende
dall'operatore, significa che al massimo userò cento, cento-cinquanta
minuti, che tanto, se no, non avrei speso.
Telefonata
1: cinque minuti di pubblicità, tre per capire quale combinazione di
numeri pigiare per parlare con un operatore, due di musichetta
gracchiante, poi mi dicono di riagganciare perché il traffico è
troppo intenso. Non potevano dirmelo prima? No...
Telefonata
2, idem.
Telefonata
3. idem. La musichetta gracchiante comincia a uccidermi i neuroni.
Telefonata
4, idem. Conosco la pubblicità a memoria.
Telefonata
5, sbaglio la combinazione di numeri e mi accorgo che sto cominciando
a sbroccare. Mi dico, chi se ne cale di sta carta di credito? Me ne
faccio un'altra e al diavolo! Però, dannazione, dentro ci sono
ancora 15 Euro circa (dal mese prima, quando, a quanto pare, il
problema del collegamento al numero di telefono ancora non si
manifestava), e comprarne un'altra costa... Uffa, okay. Telefonata 6.
Idem.
AAAAAAHHHHHHRGHHHH!
Dato
che i miei segni di squilibrio aumentano, mon amour prova a chiamare
contemporaneamente dal fisso, per aumentare le chance di risposta, e
– non si sa come – lui riesce a prendere la linea – a me
continuano a dire di riagganciare – .
Dato
che quando mi passa la chiamata io esordisco con un velenoso:
“Alleluja, mi avete praticamente frollato il cervello con la vostra
maledetta musichetta gracchiante”, il MPM si impossessa della
cornetta e si occupa lui della questione. Risolvendola.
Ottimo!
Posso usare la mia carta e non ho perso i miei quindici euro.
Controllo
il contatore delle chiamate del mio cellulare per verificare quanti
minuti di vita ho perso.
Nessuno,
pare.
Ma
ho 8,00 euro in meno.
Più
2,20 spesi ieri da mon amour col fisso.
Più
i non so quanti spesi oggi.
Fantastico!
P.S.
Curiosità:
pare che io abbia scelto – misteriosamente – la password della
carta di credito nel 2007 (sette anni prima di avere la carta in
questione, collegandola, per giunta, ad un indirizzo in cui, già
all'epoca, non ero più reperibile da due anni... Mah...)
Solo un "genio del male" può riuscire ad avere la password 7 anni prima di iscriversi al servizio! Allora sei un genietto diabolico! ;-)
RispondiEliminaNon direi proprio... Ciriciao!
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