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martedì 7 luglio 2015

Più adulto, drammatico e stratificato di Harry Potter

THE BOOKS OF MAGIC di Autori Vari...


anche se si comincia con Neil Gaiman, John Bolton, Scott Hampton e Charles Vess, per cui c'è da leccarsi le dita!
Non so quanti volumi siano e la serie è comunque ancora in corso, resuscitata, dopo anni di silenzio, dalla Lion. Fa parte della linea Vertigo della DC, e quindi il livello è decisamente buono. Anche se Tim Hunter, il protagonista, un ragazzino che somiglia molto ad un Harry Potter senza cicatrice (ma è nato parecchio prima) e dovrebbe diventare il Mago più potente del mondo, non mi è simpaticissimo (come, del resto, Harry Potter) e in certi momenti arrivo a trovarlo quasi irritante.
In compenso, abbiamo dei discreti personaggi di contorno – la prima che mi sovviene è Molly, la “ragazza” di Tim – e anche delle notevoli guest star prese a prestito da altre serie Vertigo: ad esempio, il buon vecchio John Constantine, direttamente da Hellblazer.
Peraltro, una delle prime cose che imparerà Tim sarà che la magia e il potere hanno un prezzo, e che questo prezzo può essere alto... Ma ci sono diversi cicli narrativi, con incursioni nel Regno di Oberon e Titania, dolorose scoperte e numerosi colpi di scena sul passato di Tim, nonché piacevoli reinterpretazioni...
Non è facile la vita del predestinato, a dispetto di tutto.
Sicuramente più adulto, drammatico e stratificato di Harry Potter (inclusi i volumi finali), con una buona dose di crudeltà in più. Come fumetto è piuttosto carino, sia per le vicende magiche, sia a livello di avventure e riflessioni, sia per le ansie e i dubbi del protagonista, le sue complessità adolescenziali, le implicazioni sulla sua vita familiare, che se a tratti ci stancano un po', a tratti, invece, ci coinvolgono e inteneriscono.
Se devo essere sincera sono partita con gran entusiasmo (parlo ormai di molti anni fa), ma adesso... adesso se pure le storie continuano ad essere interessanti e c'è comunque una notevole continua evoluzione di personaggi e situazioni, nonché una bella continuity, con le debite variazioni di tematiche e parentesi, comincio ad essere un po' satura... Forse il problema vero è stato lo stallo di diversi anni tra l'ultimo numero pubblicato dalla Magic Press e il primo della Lion.
Immagino non sia colpa di nessuno, ma adesso una parte di me comincia ad auspicarsi si giunga presto ad una conclusione...

Comunque, da leggere.

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