THE
BOOKS OF MAGIC di Autori Vari...
anche
se si comincia con Neil Gaiman, John Bolton, Scott Hampton e Charles
Vess, per cui c'è da leccarsi le dita!
Non
so quanti volumi siano e la serie è comunque ancora in corso,
resuscitata, dopo anni di silenzio, dalla Lion. Fa parte della linea
Vertigo della DC, e quindi il livello è decisamente buono. Anche se
Tim Hunter, il protagonista, un ragazzino che somiglia molto ad un
Harry Potter senza cicatrice (ma è nato parecchio prima) e dovrebbe
diventare il Mago più potente del mondo, non mi è simpaticissimo
(come, del resto, Harry Potter) e in certi momenti arrivo a trovarlo
quasi irritante.
In
compenso, abbiamo dei discreti personaggi di contorno – la prima
che mi sovviene è Molly, la “ragazza” di Tim – e anche delle
notevoli guest star prese a prestito da altre serie Vertigo: ad
esempio, il buon vecchio John Constantine, direttamente da
Hellblazer.
Peraltro,
una delle prime cose che imparerà Tim sarà che la magia e il potere
hanno un prezzo, e che questo prezzo può essere alto... Ma ci sono
diversi cicli narrativi, con incursioni nel Regno di Oberon e
Titania, dolorose scoperte e numerosi colpi di scena sul passato di
Tim, nonché piacevoli reinterpretazioni...
Non
è facile la vita del predestinato, a dispetto di tutto.
Sicuramente
più adulto, drammatico e stratificato di Harry Potter (inclusi i
volumi finali), con una buona dose di crudeltà in più. Come fumetto
è piuttosto carino, sia per le vicende magiche, sia a livello di
avventure e riflessioni, sia per le ansie e i dubbi del protagonista,
le sue complessità adolescenziali, le implicazioni sulla sua vita
familiare, che se a tratti ci stancano un po', a tratti, invece, ci
coinvolgono e inteneriscono.
Se
devo essere sincera sono partita con gran entusiasmo (parlo ormai di
molti anni fa), ma adesso... adesso se pure le storie continuano ad
essere interessanti e c'è comunque una notevole continua evoluzione
di personaggi e situazioni, nonché una bella continuity, con le
debite variazioni di tematiche e parentesi, comincio ad essere un po'
satura... Forse il problema vero è stato lo stallo di diversi anni
tra l'ultimo numero pubblicato dalla Magic Press e il primo della
Lion.
Immagino
non sia colpa di nessuno, ma adesso una parte di me comincia ad
auspicarsi si giunga presto ad una conclusione...
Comunque,
da leggere.
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