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martedì 28 luglio 2015

Le 6 fasi dell'esorcismo

LIBERACI DAL MALE
di Scott Derrickson
(2014)


Non è proprio un horror in senso classico, per quanto scomodi il diavolo, le possessioni, le invocazioni e il prologo mi abbia fatto pensare a “l'Esorcista”... Ci sono troppi elementi che richiamano il thriller, a partire dall'impostazione investigativa, e, se vogliamo, il noir... Siamo più attenti alla realtà degradata del Bronx (resa con grande efficacia) che agli elementi soprannaturali, alla psicologia del protagonista, il poliziotto Sarchie (Eric Bana), che alle informazioni su Jangler (il diavolo di turno), e ci sono molti momenti didascalici che allentano la tensione, così come le eccessive parentesi familiari...
Anche la fine avrebbe potuto essere più d'effetto, invece qui, con la faccenda delle 6 fasi dell'esorcismo, mi sembra di veder un cuoco alle prese con una ricetta difficile (e io sono di quelle che non ha mai visto una puntata di Masterchef, Cucine da incubo e compagnia bella.... ed è intenzionata a continuare così).
Però non si tratta di un brutto film, anzi è godibile (nonostante il MPM non facesse che lamentarsi per la noia) e in alcuni punti ho sinceramente urlato, sebbene più che un crescendo di ansia e terrore, generi piuttosto alcuni flash paurosi isolati (con tutto che in corrispondenza di uno di essi ero così impressionata che ho dovuto affondare le unghie – più volte – nel braccio di mon amour, che infatti dopo mi ha allontanata).
Eric Bana, però, mi è piaciuto (più che in qualunque altro film), così come il sacerdote sui generis, Padre Mendoza (Edgar Ramirez), che, sia per stile che per prestanza fisica, sembra tutto fuorché un prete... Insieme stanno bene, si completano, e non sarebbe male vederli ancora fare coppia.
Notevole anche Sean Harris che interpreta il “posseduto originale” (va in giro a reclutare altri poveracci tramite l'attività di imbianchino – sic!): la sua faccia da sola, opportunamente truccata, fa già paura, senza bisogno che nemmeno apra la bocca... Ed è soprattutto grazie a lui, alle sue espressioni malvagie, che la già citata scena dell'esorcismo riserva qualche suggestione. Ma anche gli altri posseduti non sono male, e così il dipanarsi iniziale della trama, che qualcuno ha trovato confusionaria, ma che invece a me è parsa stimolante.

Un film carino, che non è un proprio horror, ma che, se paragonato alla maggior parte di quelli che ci vengono propinati, è stato realizzato con cura e attenzione (la settimana scorsa ho provato a vedere “1303: la paura ha inizio”... Dopo mezz'ora ho spento. Una delle pellicole più imbarazzanti, dispersive e mal recitate di sempre! Unica cosa simpatica, la definizione che ne ha dato MPM: “l'horror secondo Disney Channel)”. Tanto più che “Liberaci dal male” è sostenuto da una sceneggiatura e non si basa solo su una sequela di barbare torture fini a se stesse.

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