LIBERACI
DAL MALE
di Scott Derrickson
(2014)
Non
è proprio un horror in senso classico, per quanto scomodi il
diavolo, le possessioni, le invocazioni e il prologo mi abbia fatto
pensare a “l'Esorcista”... Ci sono troppi elementi che richiamano
il thriller, a partire dall'impostazione investigativa, e, se
vogliamo, il noir... Siamo più attenti alla realtà degradata del
Bronx (resa con grande efficacia) che agli elementi soprannaturali,
alla psicologia del protagonista, il poliziotto Sarchie (Eric Bana),
che alle informazioni su Jangler (il diavolo di turno), e ci sono
molti momenti didascalici che allentano la tensione, così come le
eccessive parentesi familiari...
Anche
la fine avrebbe potuto essere più d'effetto, invece qui, con la
faccenda delle 6 fasi dell'esorcismo, mi sembra di veder un cuoco
alle prese con una ricetta difficile (e io sono di quelle che non ha
mai visto una puntata di Masterchef, Cucine da incubo e compagnia
bella.... ed è intenzionata a continuare così).
Però
non si tratta di un brutto film, anzi è godibile (nonostante il MPM
non facesse che lamentarsi per la noia) e in alcuni punti ho
sinceramente urlato, sebbene più che un crescendo di ansia e
terrore, generi piuttosto alcuni flash paurosi isolati (con tutto che
in corrispondenza di uno di essi ero così impressionata che ho
dovuto affondare le unghie – più volte – nel braccio di mon
amour, che infatti dopo mi ha allontanata).
Eric
Bana, però, mi è piaciuto (più che in qualunque altro film), così
come il sacerdote sui generis, Padre Mendoza (Edgar Ramirez), che,
sia per stile che per prestanza fisica, sembra tutto fuorché un
prete... Insieme stanno bene, si completano, e non sarebbe male
vederli ancora fare coppia.
Notevole
anche Sean Harris che interpreta il “posseduto originale” (va in
giro a reclutare altri poveracci tramite l'attività di imbianchino –
sic!): la sua faccia da sola, opportunamente truccata, fa già paura,
senza bisogno che nemmeno apra la bocca... Ed è soprattutto grazie a
lui, alle sue espressioni malvagie, che la già citata scena
dell'esorcismo riserva qualche suggestione. Ma anche gli altri
posseduti non sono male, e così il dipanarsi iniziale della trama,
che qualcuno ha trovato confusionaria, ma che invece a me è parsa
stimolante.
Un
film carino, che non è un proprio horror, ma che, se paragonato alla
maggior parte di quelli che ci vengono propinati, è stato realizzato
con cura e attenzione (la settimana scorsa ho provato a vedere “1303:
la paura ha inizio”... Dopo mezz'ora ho spento. Una delle pellicole
più imbarazzanti, dispersive e mal recitate di sempre! Unica cosa
simpatica, la definizione che ne ha dato MPM: “l'horror secondo
Disney Channel)”. Tanto più che “Liberaci dal male” è
sostenuto da una sceneggiatura e non si basa solo su una sequela di
barbare torture fini a se stesse.
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