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giovedì 23 luglio 2015

Un dialogo intimo e tenero

IO E TE
di Niccolò Ammaniti


A volte per fare un buon libro ci vuole davvero poco, sia in ordine alle idee, sia per quanto concerne il numero di pagine...
Eppure ci vuole tanto, perché non è facile, poi, rimanere impressi...
Questo romanzo ci riesce, ti lascia qualcosa, in primis a livello di emozioni. E' dolce, commovente. Umano.
Ed è davvero breve (tanto che somiglia di più ad un racconto), e alla fine non ha nemmeno una trama particolarmente strutturata: appunto, si riduce ad una buona idea, ma sviluppata con grazia e con coerenza, che, però, a voler osservare con un po' più attenzione, sottintende un discreto numero di tematiche sociali e spunti critici interessanti (dal disagio giovanile alle famiglie disastrate, dalla droga alla solitudine...).
I protagonisti sono solo due, Lorenzo e Olivia. Un quattordicenne dal carattere difficile e introverso, che ha il suo particolare ideale di settimana bianca, ossia trascorrerla da solo, in cantina, finalmente isolato dal mondo, e la sua sorellastra, di poco più adulta, ventitrè anni, e con altri problemi... Olivia, dunque, capiterà lì, in cantina, ad interrompere la solitudine di Lorenzo, e gli chiederà ospitalità in cambio del silenzio...
Non sono mai stati grandi amici, troppo distanti l'uno dall'altra, sostanzialmente indifferenti, ma adesso la situazione è destinata a cambiare e, a gradualmente, i due instaureranno un dialogo intimo e tenero, trovando il coraggio di aprirsi a vicenda, e in primo luogo a se stessi, e chissà, forse di superare parzialmente le proprie difficoltà.
Con una trama così esile, il rischio sarebbe stato quello di scivolare nei luoghi comuni, ma – e qui sta la meraviglia del romanzo – ciò non avviene, e si resta, piuttosto, magicamente sospesi fra le reciproche fragilità, nel precario equilibrio dei rapporti e della scoperta di sé, e di quel mondo magico e crudele che è l'adolescenza, specie per chi non è – o non può essere – come gli altri...
Un bel romanzo, davvero.

Forse non geniale, non eterno, ma sicuramente capace arricchire il lettore, e ad indurlo a sentire e a pensare.

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