IO
E TE
di Niccolò Ammaniti
A
volte per fare un buon libro ci vuole davvero poco, sia in ordine
alle idee, sia per quanto concerne il numero di pagine...
Eppure
ci vuole tanto, perché non è facile, poi, rimanere impressi...
Questo
romanzo ci riesce, ti lascia qualcosa, in primis a livello di
emozioni. E' dolce, commovente. Umano.
Ed
è davvero breve (tanto che somiglia di più ad un racconto), e alla
fine non ha nemmeno una trama particolarmente strutturata: appunto,
si riduce ad una buona idea, ma sviluppata con grazia e con coerenza,
che, però, a voler osservare con un po' più attenzione, sottintende
un discreto numero di tematiche sociali e spunti critici interessanti
(dal disagio giovanile alle famiglie disastrate, dalla droga alla
solitudine...).
I
protagonisti sono solo due, Lorenzo e Olivia. Un quattordicenne dal
carattere difficile e introverso, che ha il suo particolare ideale di
settimana bianca, ossia trascorrerla da solo, in cantina, finalmente
isolato dal mondo, e la sua sorellastra, di poco più adulta,
ventitrè anni, e con altri problemi... Olivia, dunque, capiterà lì,
in cantina, ad interrompere la solitudine di Lorenzo, e gli chiederà
ospitalità in cambio del silenzio...
Non
sono mai stati grandi amici, troppo distanti l'uno dall'altra,
sostanzialmente indifferenti, ma adesso la situazione è destinata a
cambiare e, a gradualmente, i due instaureranno un dialogo intimo e
tenero, trovando il coraggio di aprirsi a vicenda, e in primo luogo a
se stessi, e chissà, forse di superare parzialmente le proprie
difficoltà.
Con
una trama così esile, il rischio sarebbe stato quello di scivolare
nei luoghi comuni, ma – e qui sta la meraviglia del romanzo – ciò
non avviene, e si resta, piuttosto, magicamente sospesi fra le
reciproche fragilità, nel precario equilibrio dei rapporti e della
scoperta di sé, e di quel mondo magico e crudele che è
l'adolescenza, specie per chi non è – o non può essere – come
gli altri...
Un
bel romanzo, davvero.
Forse
non geniale, non eterno, ma sicuramente capace arricchire il lettore,
e ad indurlo a sentire e a pensare.
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