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mercoledì 17 febbraio 2016

Il linguaggio aulico di Yoda

LE TRADUZIONI DI GUALTIERO CANNARSI


Alludo a quelle dei film dello Studio Ghibli, ed in particolare dei lungometraggi di Miyazaki... Ebbene, per quanto mi riguarda, sono atroci!
No, davvero, apprezzo l'impegno, la passione, ma sono foriere di umorismo involontario, assurdità e persino affette da una certa mancanza di sinonimi...
Io capisco il tentativo di rendere più aulico il linguaggio, ma a volte sembra di sentir parlare Yoda! E tutti sti “sai” ripetuti e reiterati, e soprattutto buttati lì, in mezzo ad ogni frase! Sono insopportabili! E mi distraggono, misericordia: comincio a tenerne il conto, impedendomi di gustarmi la pellicola! E pure gli altri vocaboli sono sempre gli stessi, o le locuzioni... Sto “infatti” che non si capisce da che grammatica sia uscito, sparato a salve ad ogni piè sospinto!
Di recente ho riguardato il bellissimo “La città incantata” in Blu-Ray. La prima volta l'avevo visto al cinema e l'avevo trovato stupendo, le successive dodici-tredici volte l'ho assaporato in DVD e la magia è sempre rimasta invariata. Ma con il nuovo doppiaggio del Blu-Ray... Dio, volevo morire!
Sarà anche più fedele all'originale (io non ne ho idea, non conosco il giapponese), ma a questo punto avrei preferito che lo fosse di meno! A mio giudizio, tradurre non significa riproporre pari pari le medesime frasi, ma interpretare, adattare; cogliere le suggestioni più che altro... Ma se si sfiora il ridicolo, allora evitiamo.
E quale ragazzina direbbe “finanche”? Certe espressioni, poi, risultano stridenti persino a livello sintattico...
La prima volta che il MPM mi ha spiegato che questo è lo stile di Cannarsi ho pensato che il suo fosse slang che alludeva al tempo verbale “cannarsi”, nel senso di farsi una canna... Intendendo che il traduttore fosse un po' alterato chimicamente mentre lavorava e indulgeva negli svarioni... Invece, no! Invece Cannarsi è un cognome! E si riferisce dunque ad uno specifico essere umano!
Mi dispiace, so di essere irrispettosa e scortese... So che è grazie al Signor Gualtiero Cannarsi che abbiamo potuto vedere tanti film che diversamente in Italia non sarebbero mai giunti... Ma, diamine, ho visto quasi di seguito “La principessa splendente”, “Pioggia di ricordi” e – di nuovo – “La città incantata”... e non ne posso più! Voglio tornare ai parametri infedeli e incolore del doppiaggio vecchio!!!

Auxilium!!!

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