Per
festeggiare S. Valentino
SEGRETI
SIMIL-LETTERARI PER SUPERARE LA FINE DI UNA STORIA...
PARTE
II
Proseguo
da ieri:
- consiglio dal Manga “Eden” di Hiroki Endo Se qualcosa ti rende triste, odialo
detto
così è aberrante e vigliacco. In realtà il senso può essere:
reagisci.
Non
farti schiacciare dal dolore, non assumere tutto su di te (se la
storia finisce spesso la colpa è di entrambi, anche tua. Ma anche
dell'altro/a), piangi, sfogati, ma evita l'autolesionismo, evita di
crogiolarti nell'autocommiserazione, e poi volta pagina. Il che
implica non struggerti all'infinito per il tuo/la tua ex e
soprattutto taglia i rapporti in modo netto, senza strascichi. Che
non significa scrivere cretinate sui Social, ma ignorarlo/a.
Nell'immediato può sembrare più doloroso, ma sul lungo periodo non
lo è.
- Commento di Shakespeare: La gelosia è un mostro con gli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre
è
un sentimento indegno, indi lascia perdere. Si è messo/a con
un'altra/un altro? Buon per loro! Tanto se uno/a non ti vuole, non ti
vuole. E, come dice Mater, “Chi non mi apprezza non mi merita”.
Perciò, come dico io, che muoia.
- Consiglio mutuato dalla “Medea” di Euripide: l'orgoglio prima di tutto.
Non
umiliarti, non corrergli/le dietro. Lascialo/a stare. Però,
attenzione, Medea è una bella peperina, quindi evitiamo di seguire
il suo esempio in toto, tanto più che è controproducente
(irrilevante è la circostanza che sia il mio personaggio mitologico
preferito...)! La storia è più o meno questa: Medea è la strafica
principessa della Colchide e per giunta dotata di grandi poteri
magici. Quando arriva quel babbeo di Giasone in cerca del vello
d'oro, lei lo aiuta (in pratica fa tutto) a scapito della propria
famiglia (evito di descrivere il trattamento riservato al povero
fratellino)... Medea, dunque, fugge con il suo eroe, procacciandogli
pure, una volta nella nuova patria, il trono cui lo stesso
aspirava... Quando invecchia, però, dopo aver dato a Giasone tutta
la sua vita, il suo retaggio, il regno e due figli, il caro maritino
la scarica per un'inutile giovane sgualdrinella (principessa,
ovviamente)... Allora Medea che fa? Piange e si dispera? No: gli
ammazza la nuova fiamma, il suocero, e soprattutto, soffrendo
tremendamente e dannandosi per l'eternità, i due figli, ancora
bambini, che sono anche i suoi – e che entrambi adoravano, a modo
loro – e poi, simpaticamente, fugge, per convolare a nuove nozze
con il Re Egeo (anche qui finirà male, ma è un'altra storia)...
Quindi,
memento: gli obiettivi sono la propria autostima e la felicità
(Epicuro docet), non la vendetta... (a meno che vi siate trovate un
Giasone – o il suo corrispondente femminile – che se la merita
tutta)!
- Consiglio mio (che in parte riassume questioni già considerate):
appoggiati
alle persone care, confidati, parla... Piangi, vivi il dolore, ma non
crogiolartici... Taglia e stacca (viaggetto, hobby, nuove
frequentazioni). Se comunque continui a trovarti l'ex davanti,
gestisci la cosa in modo adulto e decoroso. Gli inferiori non si
trattano male, ma con distaccata gentilezza. I propri pari con cui
non si vuole più essere in confidenza – e che magari sono pure
innocenti e nostre vittime – idem. Fai sport, almeno ti scarichi,
anche a livello ormonale. E poi, un domani, forse con lui/lei potrete
essere amici... Alla fine, prima che diventasse un demone gli volevi
bene, indi, perché no? Certo, prima devi superare DEL TUTTO la
cosa...
E
se invece proprio non ce la fai? Se stai troppo male?
- Consiglio mutuato da Charlie Brown: Psychiatric help!
Si
può sempre ricorrere ad un aiuto professionale (non uno psichiatra,
quello è eccessivo, uno psicologo, magari...). Conosco persone che
lo hanno fatto e ne hanno tratto giovamento, seppur non
nell'immediato. Peraltro, la migliore amica di Chiccachu, che è una
psicologa, mi ha detto: se riesci a confidarti con qualcuno (il
gatto, come lo sconosciuto o gli amici) lo psicologo non ti serve.
Diversamente sì, a prescindere.
- Proverbio popolare: il mare è pieno di pesci
Sempre
parlando di proverbi, però: okay, chiodo
scaccia chiodo, ma la
cosa più abbietta è mettersi con un/a nuovo/a tizio/a solo per
dimenticare il primo/la prima. Non è solo poco dignitoso e sleale
(anche verso se stessi), ma persino una gran rottura, a seconda di
come si evolve la faccenda e a chi ti devi succhiare dopo... Indi
ribatto con un: meglio
soli che male accompagnati!
E ciò vale anche per il fidanzato/la fidanzata n. 1.
Baci!
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