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venerdì 12 febbraio 2016

Lascialo/a stare

Per festeggiare S. Valentino

SEGRETI SIMIL-LETTERARI PER SUPERARE LA FINE DI UNA STORIA...


PARTE II

Proseguo da ieri:

  • consiglio dal Manga “Eden” di Hiroki Endo Se qualcosa ti rende triste, odialo
detto così è aberrante e vigliacco. In realtà il senso può essere: reagisci.
Non farti schiacciare dal dolore, non assumere tutto su di te (se la storia finisce spesso la colpa è di entrambi, anche tua. Ma anche dell'altro/a), piangi, sfogati, ma evita l'autolesionismo, evita di crogiolarti nell'autocommiserazione, e poi volta pagina. Il che implica non struggerti all'infinito per il tuo/la tua ex e soprattutto taglia i rapporti in modo netto, senza strascichi. Che non significa scrivere cretinate sui Social, ma ignorarlo/a. Nell'immediato può sembrare più doloroso, ma sul lungo periodo non lo è.

  • Commento di Shakespeare: La gelosia è un mostro con gli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre
è un sentimento indegno, indi lascia perdere. Si è messo/a con un'altra/un altro? Buon per loro! Tanto se uno/a non ti vuole, non ti vuole. E, come dice Mater, “Chi non mi apprezza non mi merita”. Perciò, come dico io, che muoia.

  • Consiglio mutuato dalla “Medea” di Euripide: l'orgoglio prima di tutto.
Non umiliarti, non corrergli/le dietro. Lascialo/a stare. Però, attenzione, Medea è una bella peperina, quindi evitiamo di seguire il suo esempio in toto, tanto più che è controproducente (irrilevante è la circostanza che sia il mio personaggio mitologico preferito...)! La storia è più o meno questa: Medea è la strafica principessa della Colchide e per giunta dotata di grandi poteri magici. Quando arriva quel babbeo di Giasone in cerca del vello d'oro, lei lo aiuta (in pratica fa tutto) a scapito della propria famiglia (evito di descrivere il trattamento riservato al povero fratellino)... Medea, dunque, fugge con il suo eroe, procacciandogli pure, una volta nella nuova patria, il trono cui lo stesso aspirava... Quando invecchia, però, dopo aver dato a Giasone tutta la sua vita, il suo retaggio, il regno e due figli, il caro maritino la scarica per un'inutile giovane sgualdrinella (principessa, ovviamente)... Allora Medea che fa? Piange e si dispera? No: gli ammazza la nuova fiamma, il suocero, e soprattutto, soffrendo tremendamente e dannandosi per l'eternità, i due figli, ancora bambini, che sono anche i suoi – e che entrambi adoravano, a modo loro – e poi, simpaticamente, fugge, per convolare a nuove nozze con il Re Egeo (anche qui finirà male, ma è un'altra storia)...
Quindi, memento: gli obiettivi sono la propria autostima e la felicità (Epicuro docet), non la vendetta... (a meno che vi siate trovate un Giasone – o il suo corrispondente femminile – che se la merita tutta)!

  • Consiglio mio (che in parte riassume questioni già considerate):
appoggiati alle persone care, confidati, parla... Piangi, vivi il dolore, ma non crogiolartici... Taglia e stacca (viaggetto, hobby, nuove frequentazioni). Se comunque continui a trovarti l'ex davanti, gestisci la cosa in modo adulto e decoroso. Gli inferiori non si trattano male, ma con distaccata gentilezza. I propri pari con cui non si vuole più essere in confidenza – e che magari sono pure innocenti e nostre vittime – idem. Fai sport, almeno ti scarichi, anche a livello ormonale. E poi, un domani, forse con lui/lei potrete essere amici... Alla fine, prima che diventasse un demone gli volevi bene, indi, perché no? Certo, prima devi superare DEL TUTTO la cosa...

E se invece proprio non ce la fai? Se stai troppo male?

  • Consiglio mutuato da Charlie Brown: Psychiatric help!
Si può sempre ricorrere ad un aiuto professionale (non uno psichiatra, quello è eccessivo, uno psicologo, magari...). Conosco persone che lo hanno fatto e ne hanno tratto giovamento, seppur non nell'immediato. Peraltro, la migliore amica di Chiccachu, che è una psicologa, mi ha detto: se riesci a confidarti con qualcuno (il gatto, come lo sconosciuto o gli amici) lo psicologo non ti serve. Diversamente sì, a prescindere.

  • Proverbio popolare: il mare è pieno di pesci
Sempre parlando di proverbi, però: okay, chiodo scaccia chiodo, ma la cosa più abbietta è mettersi con un/a nuovo/a tizio/a solo per dimenticare il primo/la prima. Non è solo poco dignitoso e sleale (anche verso se stessi), ma persino una gran rottura, a seconda di come si evolve la faccenda e a chi ti devi succhiare dopo... Indi ribatto con un: meglio soli che male accompagnati! E ciò vale anche per il fidanzato/la fidanzata n. 1.


Baci!

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