VITA
DA MOSCHE
di Magnus Muhr
Letto
anni fa, mai dimenticato.
Del
resto, non si può dimenticare, è impossibile.
Geniale,
ironico e fascinoso.
E
pieno di mosche morte.
Per
cause naturali, non sono state maltrattate...
Tornando
al librino (96 pagine di passione)... Potrei vivere senza?
No.
E'
imprescindibile.
Perché
se un autore si premura di raccogliere cadaveri di mosca, di metterli
in posizione strategica per creare delle gag, fotografarli e
completare con disegni a matita... ecco, allora io quell'autore lo
amo, e il suo librino deve essere mio.
Un
poquito è disgustoso, a tratti fa persino senso, ma compensa
grandemente con originalità e inventiva.
E
simpatia.
Perché...
ste moschine rivoltanti sono espressive e tenerissime, immerse nella
loro (la nostra) malata quotidianità e intente nei più comuni
passatempi.
Non
fanno sganasciare, magari.
Ma
sorridere sì.
Ed
è già tanto.
Inoltre,
ammettiamolo, il più lo faranno pure le sporche creature di Belzebù,
ma il ragazzo, Magnus Muhr, è bravo a renderle “umane”, vive e
naturali... insomma, sa disegnare.
P.S.
Si
è persino premurato di staccare loro le zampine (credo... magari è
solo photoshop) per dotarle di gambette e manine stilizzate... Non è
adorabile?
Cuore,
cuore, cuore.
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