AFTER
DARK
di Haruki Murakami
Non
sappiamo perché, ma una fanciulla bellissima nella sua stanza (o al
di là dello schermo di un televisore?) dorme un sonno strano e
inspiegabile, che pare senza tempo, e intanto, durante la notte, le
vite di altre persone si intrecciano, creando un affresco peculiare,
fatto di coincidenze e normalità, di umanità e disumanità,
riflessioni e sogni...
Romanzo
brevissimo, specie per i canoni di Murakami, ma dall'incedere
misurato e inesorabile, quieto, placido, ma stuzzicante, delicato,
che si segue con piacere, anche se non lascia tantissimo (ma qualcosa
sì)...
Indubbiamente
ho letto libri più belli di quest'autore: più originali, più
affascinanti, meglio costruiti... Qui i toni e i pregi sembrano
attutiti, smorzati, alcuni personaggi lasciati in secondo piano, ma
il romanzo è comunque coinvolgente e piacevolissimo da leggere. Più
intrattenimento che viaggio mentale, cela ugualmente in sé dei
sottintesi onirici, ponendo quesiti interessanti, che non vengono
risolti, ma per cui riceviamo certamente input stimolanti e
significativi. Lo stile, poi, è sempre il suo: fondato sui dettagli,
sulle sfumature, ma allo stesso tempo semplice, fluido, da cui ci si
lascia trasportare volentieri...
Anche
se, alla fine, si ha quasi l'impressione che non sia successo niente,
per quanto la notte sia stata densa di eventi. Ma è così
importante, poi, che qualcosa accada? Che le parentesi aperte si
chiudano? A me non dispiace questo senso di sospensione e di “non
terminato” che permea l'opera... e che, tutto considerato, pur con
nuance diverse, è una caratteristica tipica dei romanzi di
quest'autore.
Tutto
sommato potrebbe essere un buon libro per accostarsi per la prima
volta a Murakami, perché ne contiene il paradigma, ma in misura
minore, senza sopraffare il lettore, piuttosto prendendolo per mano e
accompagnandolo con dolcezza, come se, appunto, fosse “la prima
volta”.
Nessun commento:
Posta un commento