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venerdì 22 aprile 2016

Schwarzy in tutte le salse

TERMINATOR SAGA

Discontinua, ma complessivamente strepitosa, saga fantascientifica con Schwarzy (killer cyborg proveniente dal futuro) in tutte le salse (giovane, vecchio, cattivo, buono, nudo, vestito, empatico, glaciale…) e sempre più complessi salti temporali, che per ora decido di passare in rassegna in modo succinto (e senza riassunti), alla velocità della luce, con l’intesa che, magari, in futuro, dedicherò ai singoli film lo spazio che meritano…
Dunque, cominciamo:


TERMINATOR (1984, James Cameron)
Must anni 80, assolutamente da vedere: ritmo, adrenalina, tensione e crudeltà (specie per quanto riguarda il finale…), in cui Schwarzy/T-800 è cattivissimo ed implacabile, tanto che, ai tempi (ero alle Elementari), per quanto mi ostinassi a voler vedere e rivedere il film (troppo bello!), pativo da morire! La pellicola, infatti, mi appariva desolante, sporca, e tutt’altro che consolatoria. Volevo amare Schwarzy (che già era uno dei miei eroi), ma dovevo odiarlo per forza, mentre il bel tenebroso, Kyle Reese (Michael Biehn), mi appariva così ingiustamente svantaggiato da farmi pena, idem la fragile (ancora) Sarah Connor, una giovanissima Linda Hamilton…
La trama, però, era talmente avvincente, originale e stimolante, che resistevo! Mi appariva come una ventata d’aria fresca, con la giusta dose di azione, inseguimenti, epicità, claustrofobia, ma anche innovazione…


TERMINATOR 2 – Il giorno del Giudizio (1991, James Cameron)
Bellissimo, il mio preferito! Perché qui si mette tutto a posto: Schwarzy è buono e pure simpatico, Sarah Connor diventa ca**utissima, e finalmente conosciamo suo figlio John, adolescente problematico! Per giunta arriva il T-1000, un nuovo cyborg killer, ma più evoluto, più spietato, e odiabile fino in fondo, senza remore! E poi le battute! Un sacco!!! Divertenti, mitiche, ironiche! Praticamente da impararsi mezzo film a memoria! Non deludono nemmeno la trama, perfetto seguito del capostipite, o le altre caratteristiche dell’originale (azione, emozioni, ansia), che anzi, si rinnovano e migliorano! Capolavoro!


TERMINATOR 3 – Le macchine ribelli (2003, Jonathan Mostow)
E qui ci perdiamo… La storia prosegue, il T-1000 viene sostituito da un cyborg donna, una TX, che non fa paura, ma irrita un po’, l’azione non manca, ma… manca l’anima! Il film sembra un promo, un antefatto… E poi? E poi the end.
Una mera operazione commerciale: tristezza!


TERMINATOR SALVATION (2009, McG)
Qui Schwarzy non c’è, ma troviamo Christian Bale nei panni di John Connor adulto e, finalmente, diamo un po’ più di una fugace sbirciata a quel che accade dopo il tanto sospirato giorno del giudizio… Se devo essere sincera non mi ricordo molto del film, se non l’atmosfera opprimente (peraltro in linea con la saga). Però rammento che l’avevo apprezzato… Sarà stato per la facciata presa con il 3, ma l’avevo trovato suggestivo, persino a livello concettuale. Purtroppo, però, i fasti del 2 sono cosa remota, specie in quanto ad emozioni e spasso!


TERMINATOR GENISYS (2015, Alan Taylor)
Torna Schwarzy buono e anzianello (ma dignitoso, ironico, e ben invecchiato, che riesce pure ad aggiungere spessore al T-800), torna Schwarzy cattivo (CGI), e al posto di Linda Hamilton abbiamo una ciccioncellissima Emilia Clarke (grazie a dio con le sopracciglia scure), e… torna pure Kyle Reese (Jai Courtney, meno tenebroso e più palestrato). Insomma, un po’ sequel, un po’ reboot, si fa un gran casino con avanti e indietro nel tempo, paradossi, riscritture e cancellazioni varie… Ma il film non è malaccio, si guarda volentieri, nonostante qualche calo di tensione, un’eccessiva prevedibilità e un poquito di straniante confusione… Perché, ammettiamolo, ci sono un bel po’ di trovate carine! Plausibilmente, tuttavia, questo non è ancora il capitolo finale!

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