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giovedì 28 aprile 2016

Una bestemmia e una battuta

CONSTANTINE – HELLBLAZER


Da un’idea di Alan Moore (il personaggio compare inizialmente in “Swamp Thing”), il personaggio di John Constantine, mago potente quanto astuto, cinico, cialtrone e stropicciato, fa di tutto per rendersi odioso, ma, personalmente, una pizza con lui me la farei volentieri… Anche se avrei l’ansia di restarci secca (non si sa mai)! Con tutto che, lo riconosco, le teste di beep mi sono sempre state simpatiche!
Molti autori si sono susseguiti ad interpretarlo (e il mio preferito è ovviamente Garth Ennis), creando all’interno della saga vere e proprie mini serie dotate di vita propria, filoni che privilegiano un elemento piuttosto che un altro, creando nuovi contesti e nuovi nemici o personaggi di contorno, così, adesso che c’è stato un rilancio per accaparrarsi il pubblico dei più giovani passando da “Hellblazer” a “Constantine”, non ho sentito più di tanto lo stacco. Per ora.
Se mi piacciono questi comics è perché sono adulti, scomodi, ma non senza cuore, e perché mi piace lui, John (sebbene non quanto ami Sandman o Jesse Custer), ma soprattutto perché mi solletica l’esoterismo con le sue seduzioni. Adoro i riferimenti continui a demoni e dei dimenticati, a impiastri alchemici o a temibili Grimori, adoro l’horror, l’unpolitically correct e gli impermeabili intrisi di pioggia e fumo di sigarette (per quanto non fumi)… E mi piace che il protagonista riesca a rinnovarsi di continuo, cambiando, ma rimanendo il medesimo. A volte più tormentato, a volte più folle, o spiritoso, ma sempre lui, e sempre bastian contrario, con una bestemmia e una battuta perennemente pronti sulla punta della lingua (tra le altre amenità, abbiamo visto Constantine anche in “Sandman”, “The Books of Magic” e “Justice League Dark”).
Le trame, spesso, sono sorprendenti: non sempre si riesce a prevedere l’escamotage con cui il nostro antieroe salverà la pelle, o risolverà il caos in corso… non sempre lo risolverà, e il prezzo da pagare potrà essere elevato!
A volte sangue e budella abbondano, talaltra si gioca più sull’atmosfera o sulle caratteristiche del personaggio… irrimediabilmente dannato, un po’ perché lo è e non può farci nulla, un po’ perché così è più figo e gli piace lamentarsi…
Una serie sporca, che spero non si patini troppo, adesso, ma che è sempre stata variegata e soggetta ad alti e bassi.

Per gli amanti della linea Vertigo.

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