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lunedì 25 aprile 2016

Un’atmosfera incantata

LA LETTRICE DI FIORI
di Elizabeth Loupas


Le mie aspettative erano basse: ero convinta fosse una triste e dilettantesca imitazione di Philippa Gregory… Invece, per quanto sia un drammone storico che bazzica attorno a Maria Stuarda, con tanto di suggestioni magico-romantiche in pieno stile Gregory, Elizabeth Loupas con l’autrice de “L’altra donna del Re” ha davvero poco da spartire, raggiungendo invece una sua propria ed originale dimensione.
Intanto la vera protagonista del suo romanzo non è una Regina realmente esistita, ma un personaggio inventato, la determinata Rinette Leslie di Granmuir, dedita alla floromanzia (ma senza esagerare), così come frutto di fantasia sono la maggior parte dei coprotagonisti, rendendo in tal modo la trama più avvincente e meno prevedibile, costellata da continui colpi di scena ed eventi significativi…
Anche lo stile è differente, pieno di profumi e colori, ma decisamente più vivace rispetto alla Gregory, più irruento, incalzante, particolareggiato, ma meno teso a rimarcare concetti e situazioni: le scene scorrono rapide, con continui cliffhanger.
Le vicende narrate sono avventurose, imprevedibili (omicidi, attentati, esecuzioni, furti, violenze), e gli stessi fatti che fungono da contorno non risultano troppo vincolanti, per giunta non sono nemmeno inflazionati: della Stuarda, ad esempio, si vive la giovinezza e non la prigionia e la morte, già affrontata da ogni prospettiva in film e libri.
La stessa descrizione della sovrana è affascinante: non la classica figura di donna idealizzata e forte, quanto una capricciosa fanciulletta lunatica e prepotente, con i suoi umori e le sue bizze, pur capace di grande seduzione e amabilità.
Non manca nemmeno la parentesi amorosa, ma è abbastanza dimessa e altalenante nel suo sviluppo da non stancare e né risultare irritante.
Anche la protagonista ci piace. Va bene, Rinette è la tipica eroina che alterna debolezza e determinazione, che cade e si risolleva di continuo, però seguiamo volentieri le sue peripezie, partecipando delle sue ansie e delle sue emozioni.

Una lettura piacevole, femminile, avvolta in un’atmosfera incantata a base di broccati e di feste, ma con qualche momento di brutalità, dolore e intimismo.

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