OTTA
AWARDS 2016 - LIBRI
I
libri che ho letto nel 2016 sono 96, undici in più rispetto all’anno
precedente, di cui molti già recensiti. La selezione, quindi, non è
facilissima e ho dovuto optare per svariati ex aequo, anche perché
confrontare opere che hanno più differenze che punti in comune non è
proprio facile. In più oggi sono di umore funereo e temo sfoggerò
uno stile sciatto e lapidario. Sorry.
Ecco,
dunque, che cosa ho vaticinato:
l'Otta
Award per il romanzo più bello va a “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”
di Mark Haddon (Ed. Einaudi). Lo so, arrivo in ritardo di un po' di
annetti riguardo a questo titolo, ma meglio tardi che mai!
Gli
altri prediletti – diversissimi tra loro, ma tutti, a pari merito,
collocabili al secondo posto – sono: “La luna e sei soldi”
di Somerset Maugham (Ed. Adelphi), per la passione e la verità; “La famiglia Moskat”,
di I. Singer (Ed. TeaDue) per la ricchezza umana (entrambi classici
sopraffini e adatti a tutti i palati); “Cecità”
di José Saramago (Ed. Feltrinelli), le cui tematiche sono forti e
strazianti, della serie “lasciate ogni speranza voi che entrate”;
“Largo! Largo!”
di Harry Harrison, stupendo classico della fantascienza ormai fuori
catalogo; e, dulcis in fundo, il metafisico e meraviglioso “La
forza del leone” di
Jonathan Carroll (La Corte Editore) l'unico tra i titoli menzionati
ad essere edito di recente, l'unico non ancora recensito nel blog,
nonché, per quanto mi riguarda, il romanzo più atteso e agognato
del 2016 (peraltro all'altezza delle aspettative)!
In
ordine alle saghe, invece, l'Otta Award viene assegnato senza indugi
a “La Saga dei Cazalet”, di
Elizabeth Jane Howard (Ed. Fazi) raffinato e corale, ancora in corso
di pubblicazione, di cui sto centellinandomi il terzo volume, poiché
il quarto, ahimè, non è ancora uscito.
Per
quanto concerne i “non romanzi”, ossia i libri vari e disparati,
tra cui saggi, dizionari, volumi d'arte, reportage e pamphlet, il
premio va, sempre a pari merito, a: “Il mio primo dizionario delle serie tv cult”
di Matteo Marino e Claudio Gotti (Ed. Beccogiallo); “Lo zen e l'arte di scopare”
di Jacopo Fo (Ed. Giunti); “Il libro dei personaggi letterari”
di Fabio Stassi (Ed. Minimum fax); “Piccola enciclopedia dei mostri e delle creature fantastiche”
di Orazio Labbate (Ed. 24 ore cultura); “La rabbia e l'orgoglio”
di Oriana Fallaci (Ed. Rizzoli)... Tanti? No, specie considerando che
leggo più volumi assortiti che romanzi, con la differenza che non li
recensisco tutti, privilegiando solo i più interessanti (o quelli su
cui ho qualcosa da dire).
In
ultimo, l'autore per me più significativo del 2016 è Oriana
Fallaci, anche se Jonathan Carroll (che, lo so, si dedica a
tutt’altro) è e sarà sempre il mio preferito tra quelli
attuali!!! Se solo scrivesse un po’ più celermente… ;)
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