SCIMMIA
Non
so perché mi abbia dato il permesso di fare un post su di lui. Di
norma è riservato e schivo… Forse l’ho drogato e non me ne sono
accorta.
…Ad
ogni modo, Scimmia è un mio carissimo amico, per intendersi, al
livello di Gian. Anche se Gian, ormai, è perduto là sui monti con
Annette (in quel di Omegna), mentre Scimmia, per fortuna, è qui,
sempre e comunque, e spesso mi fa da badante.
In
realtà io e Gian l’abbiamo preso in saldo, ad una svendita al
mercatino nero del mondo parallelo: per due soldi, come un topolino
alla Fiera dell’Est. Ci piace raccontarlo in giro.
Un
tempo eravamo stati un trio diverso: io, Gian e una Stellina che ora
è morta (non in senso letterale), per cui Scimmia è stato comprato
in qualità di sostituto della defunta (che era una stellina
masculo).
Tuttavia…
Presto
io e Gian ci siamo resi conto che Scimmia è mille volte meglio!!!
Non importa se non mangia le banane e non compone filastrocche per
intrattenerci, non importa se non balla il Tuca Tuca, si diverte a
cambiare nome e ha le stesse fisime di Barbie per i vestiti: Scimmia
è buono e il suo livello di paranoia mi aiuta a tenere i piedi per
terra e a non perdermi per le vie dell’Ottamondo!
La
cosa buffa è che Scimmia è picculo, nel senso che ha ben un anno
meno di noi, ma… sembra già anziano e ci fa apparire più giovini.
Questo è un altro ottimo motivo per cui ci piace portarcelo
appresso.
A
vederlo sembra abbastanza normale, ma la verità è che ammaestra
cani mentali ad ogni ora del giorno e della notte, guida una
beggimobile (che è un mezzo fatato), parla di sé in terza persona
(beh, quello lo faccio pure io) e se gli chiedi di raccontarti una
fiaba lamenta che sono finite. Ma mente. E’ che le fa scappare.
In
compenso, Scimmia è un buon compagno di colazioni, nonostante sia
adepto di una Setta che gli impone di impedire al prossimo il consumo
eccessivo di croissant o di altre bontà. Purtroppo sa essere ligio
quanto crudele (una volta ha mandato indietro la mia brioche per
impedirmi di mangiarla) .
Non
mi dilungo oltre, sappiate solo che si imbarazza se lo chiamo Scimmia
in pubblico. E siccome io sono un po’ sadichella lo faccio sempre.
Del
resto, Scimmia non è l’unica Scimmia. Scimmia chiama così me. E
allora, per distinguerci, ho deciso che lui è Scimmia Scimmia.
Così
sembra un nome scientifico ed è molto più fico. Peraltro, una volta
lui mi ha chiesto di chiamarlo “Singe” (“Scimmia” in
francese) ritenendo che sia più chic.
Come
dico sempre: Scimmia è straaano.
P.S.
Un
doveroso grazie a Claudia Piccola che ci ha segnalato lo stand dei
Vermi delle Sabbie in cui io e Gian abbiamo potuto comprarlo.
... e nella foto sono rimasto anche bene! ;-)
RispondiEliminaAbbiamo attinto a quelle in cui eri più giovane... ;)
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