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venerdì 2 giugno 2017

L’assoluto nelle tue mani

COSI’ PARLO’ ZARATHUSTRA
di Friedrich Nietzsche


Okay, non è facilissimo. Ma basta procedere poco alla volta, ci sono le note che aiutano e poi, alla peggio, si può sempre rispolverare un manuale di filosofia.
A parte ciò… questo libro è pura bellezza.
Concettuale ed estetica.
E ti fa sentire l’assoluto nelle tue mani. Te lo fa toccare, forgiare e ti innalza oltre ogni limite, dandoti un senso, dando un senso a tutto.
Dio è morto, professa Nietzsche. Con ciò alludendo al declino del valori tradizionali. Ma allo stesso tempo è come se dicesse: Dio sei tu. Siamo tutti. Il protagonista, infatti, è l’Oltre-Uomo, colui che perennemente cerca di superarsi, di migliorarsi, di rifuggire dalla mediocrità.
Di lui parla Zarathustra.
E dell’eterno ritorno…
Il libro è scritto in “stile biblico” e ogni sillaba risuona della potenza della folgore, di tripudio lessicale, è evocativo, profondo, e contiene immagini meravigliose, anche sotto il profilo della mera prosa.
Che diamine, è ricettacolo di frasi stupende (tra cui la mia prediletta: Bisogna avere il caos dentro di sé per generare una stella danzante).
Ma sono soprattutto i contenuti ad illuminarci. 
Di più, a scuoterci.
A farci tremare.
Il mio buon Prof. di filosofia del Liceo criticava Nietzsche, non gli piaceva. Era intimamente platonico e sosteneva che Nietzsche fosse uno scrittore, non un filosofo.
Può darsi. 
I nostri testi sostenevano il contrario, ma può darsi.
Ma, anche se fosse… forse che lo scrittore è meno del filosofo?
Nietzsche per sempre!!!

2 commenti:

  1. Nietzsche e l'amor fati, legato all'eterno ritorno...non esiste un senso, tutto è irrazionale: l'Apollineo è solo un'illusione dietro la quale si nasconde il fluire caotico e doloroso della vita e della natura, un andamento senza direzione, senza meta. Non c'è un assoluto che dia una spiegazione...ma c'è una necessità che va accettata per quello che è: terrena, contingente e interamente umana. E' vero: fa sentire l'assoluto nelle mani perché, qualunque prospettiva si abbracci - religiosa o no - la vera forza dell'uomo sta nell'accettare entusiasticamente tutto ciò che accade. E in ciò sta la cifra di noi stessi: la nostra energia, il nostro voler vivere con la consapevolezza dell'infinita piccolezza e, al tempo stesso, grandezza che ci contraddistinguono. In questa unione con la necessità dell'universo troviamo la nostra dimensione dionisiaca...

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    1. Una caloroso ed entusiastico ringraziamento al nostro prezioso inviato Gian, intellettuale, filosofo, e dotto, che ci segue da Nietzschelandia...

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