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martedì 13 giugno 2017

Lo spaccato di un decennio

QUANDO CADONO GLI ANGELI
di Tracy Chevalier


Scrittura eccelsa, d'atmosfera, in cui ti gusti la prosa, con le sue descrizioni e la sua scorrevolezza setosa, la rappresentazione puntigliosa dell'epoca e dell'intimità delle protagoniste, ma non a scapito della vicenda... Che è peculiare e ricca di temi e di eventi, nonostante la canonicità di fondo. 
Si comincia nel 1901, a Londra, al cimitero, dove due famiglie si incontrano. Sono molto diverse fra loro, ma in entrambe troviamo una bimbetta quinquenne, rispettivamente Maud e Lavinia, che, per quanto caratterialmente lontane, stringono  un'amicizia destinata a durare nel tempo... 
Che passa. Gli anni si avvicendano, e vi trovano spazio, tanto per citare alcuni fatti: il movimento delle suffragette, il carcere, l'adulterio, la morte, e la vita... con tanto di tragico e inaspettato crimine in mezzo.
Il punto di vista dei protagonisti (e più che altro delle protagoniste) si alterna, rompendo la linearità della narrazione e permettendoci di osservare il mondo secondo prospettive differenti, di colmare le lacune, di mutare sensibilità e valori di riferimento. Potrebbero non esserci tutti simpatici (Lavinia è odiosa e superficiale – nonostante la sua deliziosa propensione al melodramma –, sua madre limitata come poche, Kitty, la mamma di Maud, troppo concentrata su se stessa), ma non è escluso che proprio loro forniscano più pepe alla trama. E non tanto o non solo per le avventure in cui si trovano coinvolte, quanto piuttosto per il loro spirito, per il loro modo di giudicare le cose (anche se spesso non hanno una faccia sola), nonché, naturalmente, in forza del contrasto.
Il romanzo è incentrato soprattutto sulle figure femminili, di cui si indaga l'animo con rara abilità, e tra le quali, per quanto io mi sia affezionata soprattutto a Maud, spicca Kitty Coleman, bellissima, colta, moderna e bisognosa di stimoli, e per questo sostanzialmente infelice, seppur decisa a non arrendersi.
A legare il tutto, insolitamente, il cimitero, dove le due bambine amano giocare, dove si sono incontrate e dove conoscono Simon, di diversa estrazione sociale, e dove si consumano fatti pruriginosi e tragici.        
Una trama interessante, che, in realtà, è più che altro lo spaccato di un decennio storicizzato nella vita di alcuni londinesi, che contiene non una, ma più vicende che si intrecciano, raccontando – e mostrando – assai più di quanto non farebbe una narrazione più classica.

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