L’AMANTE DELLA REGINA VERGINE
di Philippa Gregory
Seguito de “Il Giullare della Regina”, incentrato su Elisabetta I Tudor dopo la morte di sua sorella Maria, detta la Sanguinaria, cambia però punto di vista, ed infatti la nostra adorabile Hannah Green, dismessi i panni del giullare, è ridotta ad un fugace cameo.
Peraltro, ritroviamo Elisabetta, ora Regina, Robert Dudley, assurto a protagonista, e la sua povera moglie Amy, che ci fa talmente pena da farci superare persino l’antipatia nei suoi confronti… la trama, infatti, tra i francesi che minacciano di invadere la Scozia e la necessità per l’Inghilterra di nuovo conio, è incentrata soprattutto sull’amore adulterino che lega la sovrana e del suo ambizioso Maestro di Stalla, Robert Dudley, appunto, che però libero non è…
Personalmente, avevo trovato più interessante, ricco e avventuroso il volume precedente, qui, per quanto si inventi, infioretti e romanzi, lo spazio di manovra dell’autrice è ridotto visto che i protagonisti sono tutti personaggi realmente esistiti… Necessariamente, allora, sappiamo già dove si andrà a parare e che cosa potrà o non potrà succedere.
Senza dubbio il volume si legge comunque volentieri, riesce lo stesso ad essere appassionante, e, come al solito, è ben rappresentato sia sotto il profilo Storico (a tutti i livelli), sia sotto il profilo umano. Preponderante, certo, è la vicenda amorosa, ma, com’è ovvio, le sue ripercussioni non sono quelle della solita banale tresca e ad essa si affiancano tematiche molteplici, relative alla difficoltà di regnare e di scegliere, e alla paura che ogni mossa comporta, e che può scatenare complotti o attentati... che si aggiungono a quelli già in corso.
Nessuno dei protagonisti esce benissimo dalla vicenda: Elisabetta è egoista, vanesia e fifona; Robert Dudley è odioso quanto seducente; Amy è puro tedio e pura pena… Per fortuna che dietro a tutti, con abilità e lungimiranza, si muove William Cecil, il Consigliere della Regina. Nemmeno lui, invero, è esattamente un soggetto piacevole, ma non può che suscitare la nostra ammirazione.
Nel complesso, ad ogni modo, il volume scivola via velocemente, tenendo ben desta l’attenzione, assorbendoci completamente e facendoci desiderare, poi, di approfondire sui libri di Storia quanto abbiamo appena vissuto.
A presto con “L’Eredità della Regina”.
Nessun commento:
Posta un commento