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mercoledì 18 ottobre 2017

Un milione di anni fa

LA BAMBOLA CHE DIVORO' SUA MADRE
di Ramsey Campbell


Capolavoro.
Horror, naturalmente.
E io non sono una sfegatata fan di Ramsey Campbell, che, intendiamoci, non mi dispiace, ma qui ha raggiunto le vette della sua produzione, le ha superate, e poi è andato più in là.
O meglio, che non le ha più raggiunte, dato che questo è il suo romanzo d'esordio ed è stato scritto nel 1976.
Anche se...
Diavolo, non è che me lo ricordi granché. 
Dico sul serio, l'ho letto un milione di anni fa, al Ginnasio, credo, per giunta in tipo uno o due giorni. Quindi, forse, averlo dimenticato non è poi così strano.
E allora perché recensirlo?
Perché mi sembrava doveroso.
Perché, invece, ricordo con precisione che la trama mi aveva sorpresa ed entusiasmata.
Rammento perfettamente che mi ero detta: “Con un titolo così stratosferico, non potrà che deludermi: come potrà la storia esserne all'altezza?”. Ma la era stata. E, benché io fossi una creatura tutto sommato piuttosto fredda, rammento che mi ero inquietata parecchio e in modo gustoso. Mi era parso, infatti, che il romanzo contenesse tutto quello che porta un libro ad essere classificato come pietra miliare horror: un buon incipit, la capacità di scavare senza pietà nell'animo umano, mettendo il lettore a nudo, in bilico sopra le sue angosce (angosce che magari non sapeva di avere e che non appartengono a lui come singolo, ma come membro di una collettività), e, dopo averlo sbatacchiato con forza, incuriosendolo con cose arcane e striscianti - magari un poco morbose, ma non necessariamente eclatanti - di farlo ruzzolare a terra, svelando il mistero, che, mio Dio, si dimostra ancora peggio di quel che si era portati a credere, terrificandoci in via definitiva.
Ma allora perché in rete ci sono tutte 'ste recensioni negative?
Non me lo spiego, e mentre le leggo non mi ci ritrovo e mi pare parlino di altro.
Appena avrò tempo (che mi occorre per ritrovare la mia copia nel mare magnum della mia povera biblioteca sovraffollata) sarò lieta di rituffarmici e fornire un secondo e più ragionato parere, ma nel mentre... non potevo non dare il mio contributo di ex quattordicenne estasiata.

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