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lunedì 16 ottobre 2017

Prima le persone

PRIORITA'


Giusto per chiarire le cose.
Giusto perché, è vero, io amo i libri sopra ogni cosa e ho la tendenza ad usare un linguaggio iperbolico. E ogni tanto mi diverto a contraddire, a scandalizzare, a urtare.
E anche chi mi conosce bene talvolta è colto da dubbi e mi attribuisce la conclusione sbagliata.
Ebbene, si sappia che, in generale (giacché il quesito mi viene posto di frequente, e spesso nemmeno in forma interrogativa), se mi trovassi a scegliere tra salvare il Mio Perfido Marito e la mia adorata biblioteca, non sceglierei la mia adorata biblioteca, ma il Mio Perfido Marito (pazienza se passerei il resto della mia esistenza a piangere).
Se l'alternativa fosse tra la mia adorata biblioteca e un familiare, o un mio caro amico,  o una persona che stimo, ad essere sacrificata sarebbe sempre e comunque la mia adorata biblioteca.
Ad essere sacrificata sarebbe sempre e comunque la mia adorata biblioteca anche se dall'altra parte ci fosse un perfetto sconosciuto, magari nemmeno tanto gradevole.
Così se, addirittura, ci fosse gente che detesto e che ritengo uno spreco di ossigeno.
Posso essere una fanatica esaltata (e sì, la sono), ma i libri sono sempre e comunque oggetti. Gli oggetti migliori del mondo, i più straoridinari e preziosi, ma oggetti. 
E, sin da piccola, Mater mi ha insegnato che prima vengono le persone.
Prima di tutto.
Poco importa che io odi la maggior parte di loro.
Prima le persone.

P.S.
Certo, la faccenda potrebbe essere diversa se parlassimo dell'ultima copia al mondo di quel particolare libro... che magari è un classico della letteratura... che adoro e che non è più disponibile nemmeno in traduzione o in edizione virtuale... che quindi rischierebbe di perdersi per sempre... 
Ma dubito che mi si prospetti mai un dilemma simile.

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