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giovedì 23 novembre 2017

Le ricostruzioni fatali di Philippa Gregory

L’EREDITA' DELLA REGINA
di Philippa Gregory


Fra i più bei romanzi della Gregory. 
Incentrato su due delle sventurate mogli di Enrico VIII, Anna di Cleves e Caterina Howard, la quarta e la quinta, oltre che sulla vipera traditrice Jane Bolena, già colpevole di aver prestato la testimonianza fatale che ha mandato la cognata Anna e il marito George sul ceppo, anni prima, alterna abilmente i punti di vista, regalandoci una ricostruzione fatale e avvincente dell'epoca e dei fatti di corte.
In particolare, a colpire è proprio il Re, Enrico VIII, che dal più bel principe della cristianità si è trasformato in un laido e maleodorante tiranno, ridicolo quanto spaventoso.
Appassionanti e molto diversificati anche i ritratti femminili: dalla dignitosa, inesperta e morigerata, ma sostanzialmente buona e intelligente, Anna di Cleves alla povera Caterina,  giovane, superficiale, civetta immatura, destinata a finir male, ma non cattiva ed anzi, se non fosse per il tragico contesto, a tratti persino quasi foriera di sorrisi e di tenerezza.
E poi c'è Jane, sì, di cui già ho detto, e che spesso ci porta alla memoria i tre fratelli Bolena, Anna, George e Maria, che abbiamo amato ne “L'Altra Donna del Re”... E ci strugge pensare a loro, a quel che è loro capitato, e che, sotto certi aspetti, finiamo per rivivere, ancora e ancora, nei momenti più tragici... Così come incontriamo, seppur di sfuggita, le figlie di Enrico, Maria ed Elisabetta, entrambe future Sovrane, alla cui storia aggiungiamo quindi un altro tassello.
Un romanzo ricco, dunque, pregno di eventi e personaggi, detentore dei soliti pregi dell'autrice, quali la buona prosa e l'ottima documentazione storica, ma meglio amalgamati, con splendidi contrasti e persino ironia, frutto del sapiente montaggio, nonché con protagoniste che non potranno che rimanere impresse.

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